È scomparso a Roma a 69 anni, per trent’anni guidò i musicisti al festival della canzone italiana che vinse quattro volte. I funerali lunedì a Roma in forma privata
AGI – Il mondo della musica leggera accoglie con sorpresa e dolore la scomparsa di Peppe Vessicchio, storico direttore d’orchestra di Sanremo, morto oggi a Roma a 69 anni nel reparto di rianimazione all’A.O. San Camillo Forlanini a seguito di una polmonite interstiziale precipitata rapidamente.
In una nota diffusa dallo stesso ospedale si legge che la famiglia chiede riserbo, mentre i funerali si svolgeranno lunedì alle 15 a Roma nella Chiesa Santi Angeli Custodi di Piazza Sempione, in forma strettamente privata.
Vessicchio era nato a Napoli il 17 marzo del 1956 e aveva lavorato come direttore d’orchestra con molti cantanti tra cui Nino Buonocore, Edoardo Bennato, Peppino di Capri, Peppino Gagliardi e Lina Sastri. Importante e proficua la collaborazione con Gino Paoli con cui scrive diverse canzoni tra cui ‘Ti lascio una canzone’.
La premier Giorgia Meloni lo ha ricordato su Facebook: “Ci lascia Beppe Vessicchio, celebre direttore d’orchestra e volto noto della televisione italiana. Un artista di grande cultura musicale che ha dato tanto e che ci mancherà. “Dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio” non era solo una frase: era casa, era Italia. Buon viaggio”.
Vessicchio è noto al grande pubblico per le presenze costante come direttore d’orchestra al Festival di Sanremo per trent’anni, fin dal 1990 e vincendo quattro volte (nel 2000 con ‘Sentimento’ degli Avion Travel, nel 2003 con ‘Per dire di no’ di Alexia, nel 2010 con ‘Per tutte le volte che’ di Valerio Scanu e nel 2011 con ‘Chiamami ancora amore’ di Roberto Vecchioni). Oltre alla Rai e alla kermesse sanremese, ha legato il suo volto anche a Canale 5 come insegnante di musica e direttore d’orchestra nel programma ‘Amici’ di Maria De Filippi.
Come presenza fissa al Festival di Sanremo ha ricevuto nel 1994, nel 1997, nel 1998, il premio come miglior arrangiatore; nell’edizione del 2000, sempre per gli arrangiamenti, viene premiato dalla giuria speciale presieduta da Luciano Pavarotti. Dopo alcuni anni di assenza è tornato al fetsival nel 2022 e nel corso della quarta serata si è esibito insieme a Le Vibrazioni suonando il piano nella cover di ‘Live and Let Die’ dei Wings. Nel 2024 è di nuovo direttore d’orchestra ospite dirigendo, insieme a Leonardo De Amicis, i Jalisse, ospiti nella serata delle cover.
È stato arrangiatore, tra gli altri, di Roberto Vecchioni, Andrea Bocelli (per cui ha scritto ‘Sogno’), Elio e le Storie tese, Syria, Fiordaliso, Zucchero Fornaciari, Lorella Cuccarini, Avion Travel, Ron, Biagio Antonacci, Ornella Vanoni, Fred Bongusto, i Baraonna, Tom Jobim, Ivana Spagna, Max Gazzè, Valerio Scanu.
“Ti abbiamo amato tutti. Ciao Maestro”: questo l’addio sui social di Rosario Fiorello a Vessicchio con cui aveva tante volte scherzato dal palco del Festival di Sanremo. Paolo Bonolis lo ha ricordato con un post du Instagram: “Buon viaggio Maestro. Ti ho voluto tanto bene”.
“Buon viaggio Maestro. Sei stato un gran musicista e un uomo gentile. Anche quando ti sbagliavano il nome”, è il ricordo di Claudio Baglioni.
“La scomparsa del Maestro Vessicchio è per me un dolore forte e improvviso – scrive il conduttore Amadeus – ci conoscevamo da 30 anni e fino a pochi giorni fa abbiamo riso e scherzato, in onda e dietro le quinte. Mancherai tanto a tutti. Ciao Peppe”

Be the first to comment on "Addio a Peppe Vessicchio, storico direttore d’orchestra di Sanremo"