Agenti indagati per la morte del killer del Carabiniere: On. Maiorano: “Inaccettabile indagare chi difende lo Stato”

Si riaccende il dibattito sulla legittima difesa

ROMA (EN24) Sono ore di profonda riflessione e dibattito quelle che seguono la notizia dell’indagine per omicidio colposo a carico di due agenti di Polizia di Grottaglie. I fatti risalgono a giovedì scorso, quando i due poliziotti, in servizio, si sono imbattuti nei ricercati per la tragica morte del brigadiere capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie. Nello scontro a fuoco che ne è seguito, ha perso la vita Michele Mastropietro, 59 anni, con numerosi precedenti penali. Il secondo fuggitivo, Camillo Giannattasio, 57 anni, è stato fermato.

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Il luogo della seconda sparatoria dove è deceduto il killer del Brigadiere Capo Legrottaglie

L’iscrizione nel registro degli indagati per i due agenti, entrambi cinquantenni e in forza al commissariato di Grottaglie, è stata notificata come “atto dovuto” in vista dell’autopsia sul corpo di Mastropietro. L’accusa provvisoria è di omicidio colposo a seguito di eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi.

“Un atto dovuto” per la giustizia, ma con un retrogusto amaro

Fonti degli inquirenti hanno ribadito che si tratta di un “atto dovuto” dal punto di vista giuridico, finalizzato ad accertare le reali cause e le dinamiche dell’accaduto. Anche l’avvocato Antonio Maria La Scala, uno dei legali dei due poliziotti indagati dalla Procura di Taranto, ha confermato questa visione. Tuttavia, ha espresso un profondo dispiacere: “Sotto un profilo umano, da cittadino e non da avvocato, sono dispiaciuto che due agenti che hanno rischiato la vita in un conflitto a fuoco siano loro adesso ad essere indagati“.

L’intervento dell’Onorevole Maiorano: “Inaccettabile indagare chi ha difeso lo Stato”

L’On. Giovanni Maiorano

L’On. Giovanni Maiorano, deputato tarantino di Fratelli d’Italia, uomo che ha indossato la divisa come sovrintendente di pubblica sicurezza, ha espresso “profondo turbamento” per la notizia dell’indagine a carico dei due agenti.

In queste ore di dolore e sgomento,” ha dichiarato Maiorano, “la priorità deve restare la ricerca della verità, nel rispetto del lavoro della magistratura e della presunzione d’innocenza che tutela ogni cittadino, anche chi veste una divisa.” Ha poi aggiunto un auspicio chiaro: “Mi auguro che le indagini facciano piena luce su quanto accaduto, restituendo giustizia nel nome della trasparenza e della fiducia che gli italiani ripongono ogni giorno nelle nostre forze dell’ordine.

Il deputato ha poi rimarcato un punto cruciale, che riaccende il dibattito sulla sicurezza e la legittima difesa per le forze dell’ordine: “Abbiamo compiuto un primo passo con il ‘DL Sicurezza’ ma andremo oltre perché non può esserci una iscrizione nel registro degli indagati per chi agisce a tutela di tutti noi. Tutto questo è inaccettabile.

Le parole dell’Onorevole Maiorano sono un chiaro segnale di vicinanza e solidarietà verso i due poliziotti: “In questa triste vicenda l’unico atto dovuto è quello di sostenere chi ha difeso lo Stato e la sicurezza dei cittadini. Ai due poliziotti, colpevoli solo di aver fatto il proprio dovere, va la mia più profonda vicinanza e solidarietà.

La vicenda continua a tenere banco, alimentando la discussione sulla necessità di tutelare maggiormente chi, quotidianamente, rischia la propria vita per garantire la sicurezza dei cittadini.

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