Il produttore europeo ordina la sostituzione e l’aggiornamento dei sistemi di stabilizzazione delle superfici alari a causa di un bug legato alle radiazioni solari, coinvolgendo anche l’aereo di Papa Leone XIV
di Redazione
Airbus ha emesso un maxi richiamo che mette a terra più di 6.000 aeromobili della famiglia A320, tra cui i modelli tradizionali e neo, per un intervento urgente sul software che gestisce le superfici alari. L’allerta, inviata alle compagnie aeree tramite un AOT (Alert Operators Transmission), riguarda un bug che potrebbe essere compromesso dalle intense radiazioni solari, le quali rischiano di alterare i dati durante il volo e mettere a rischio la sicurezza dei passeggeri.
Tra gli aerei coinvolti c’è anche l’A320 charter di Ita Airways utilizzato dal Papa Leone XIV durante il viaggio in Turchia e Libano. Per garantirne la sicurezza, immediatamente inviato da Roma il componente del software da sostituire, insieme a un tecnico specializzato, per completare l’operazione e permettere la ripresa dei voli.
L’intervento riguarda l’intera flotta di circa 11.000 aeromobili, di cui circa 2.600 in Europa, e ha richiesto aggiornamenti software o sostituzioni complete dei computer di stabilizzazione. Mentre 5.000 aerei sono stati aggiornati con la semplice installazione di patch, altri 900 di vecchia generazione necessitano di una sostituzione più complessa e richiedono alcuni giorni di lavoro.
Il problema è emerso a seguito dell’incidente di JetBlue del 30 ottobre scorso, quando un volo da Cancun a Newark ha dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza a Tampa, Florida, a causa di una perdita di quota che ha coinvolto 15 persone contuse. Un episodio che ha evidenziato le potenziali conseguenze di un bug nel sistema di stabilizzazione delle superfici alari.
Le compagnie aeree coinvolte, tra cui IndiGo, Air India, Air India Express, hanno annunciato ritardi e cancellazioni per centinaia di voli in India, Asia, e anche in America, dove si registra il maggior impatto, soprattutto nel fine settimana del Ringraziamento. Negli Stati Uniti, preferendo i Boeing, le compagnie hanno comunque preferito limitare i disagi.
Il CEO di Airbus, Guillaume Faury, si è scusato per le sfide logistiche e ritardi, mentre i tecnici europei e delle compagnie aeree hanno lavorato tutta la notte per completare gli aggiornamenti. Thales, che produce gli stabilizzatori ELAC coinvolti, ha precisato di non essere responsabile del disservizio, sottolineando che il software in questione non è di loro competenza.
In Italia, compagnie come easyJet e Wizz Air stanno già procedendo con gli aggiornamenti, garantendo che il programma operativo proseguirà senza modifiche o ripercussioni sui voli e sui passeggeri.

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