L’uomo, fermato a Skiathos (Grecia), è al momento accusato della morte della piccola e di aver occultato il cadavere della donna di cui non si conoscono l’identità e la causa del decesso
di Edoardo Izzo
AGI – È accusato di aver ucciso la bambina, di età compresa tra 6 e 12 mesi, che ha detto essere “sua figlia” e di aver nascosto il cadavere della donna ritrovata, sabato scorso, a Villa Pamphili, polmone verde della Capitale tra il quartiere Aurelio e Monteverde. Gli uomini dello Sco della Polizia di Stato e i colleghi della Squadra Mobile lo hanno fermato nell’isola di Skiathos dove era arrivato, due giorni fa, dopo essere partito dall’aeroporto di Fiumicino.
Collaborazione internazionale
Le parole dei magistrati
“L’indagine è in corso e durerà ancora un po’, perché gli esami autoptici e medico legali non ci hanno fornito prove certe sulle cause della morte della donna”, spiega il procuratore Francesco Lo Voi nel corso di un punto stampa. “Abbiamo l’identificazione precisa dell’uomo, ma non quella della donna”, aggiunge.
Dinamica e accuse formulate
Certo è che la famiglia era arrivata in Italia ad aprile o, almeno, prima di quel mese “non c’era traccia” di loro. “Non sappiamo però esattamente quando sono entrati” nel Paese, chiarisce il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini titolare delle indagini affidate al pm Verdi. L’ordinanza di custodia cautelare, dunque, è stata emessa in relazione all’omicidio della bambina e all’occultamento del cadavere della signora. Le accuse sono, infatti, omicidio aggravato e soppressione di cadavere. Manca, allo stato, l’accusa di duplice omicidio perchè non sono ancora chiare le cause del decesso della donna.
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