Dermatite nodulare bovina: urgente intervento per sostenere gli allevamenti italiani

Immagini del Centro Studi Agricolo

La senatrice Nocco (FdI) chiede un piano vaccinale massiccio e fondi dedicati per contrastare la diffusione della Lumpy Skin Disease e tutelare il settore zootecnico.

Roma, 7 luglio – La Lumpy Skin Disease (LSD), conosciuta anche come dermatite nodulare contagiosa bovina, rappresenta una minaccia crescente per gli allevamenti italiani. Di fronte ai recenti focolai in Sardegna e in Lombardia, la senatrice di Fratelli d’Italia, Maria Nocco, ha presentato un’interrogazione ai Ministri della Salute e dell’Agricoltura, sollecitando interventi urgenti e concreti a sostegno delle imprese zootecniche.

La LSD è una patologia virale che colpisce bovini e bufali. Sebbene non sia trasmissibile all’uomo, la sua diffusione può avere effetti devastanti sugli allevamenti, compromettendone la produttività e la stabilità economica. La trasmissione avviene principalmente tramite insetti vettori come zanzare e mosche, rendendo inefficace una strategia basata unicamente sull’abbattimento degli animali infetti. “Serve una risposta strutturata che punti sulla prevenzione, a cominciare da una campagna vaccinale tempestiva, massiccia e capillare“, ha dichiarato la senatrice Nocco.

L’urgenza è palpabile, specialmente dopo che la Sardegna ha registrato diversi focolai e un caso è stato confermato a Porto Mantovano. Il Ministero della Salute sta predisponendo il piano vaccinale, e la Regione Sardegna è in attesa di 300.000 dosi. Tuttavia, la senatrice Nocco sottolinea l’importanza di affiancare queste azioni con risorse finanziarie dedicate. Per questo motivo, ha annunciato la presentazione di un emendamento al Decreto Economico-Omnibus, attualmente in discussione a Palazzo Madama, per stanziare fondi specifici. Questi fondi sarebbero destinati sia alle misure di contrasto alla malattia, sia a sostenere economicamente le aziende colpite o quelle che intraprenderanno azioni preventive, come la stipula di polizze assicurative.

Nell’interrogazione, la senatrice Nocco ha anche sollecitato l’avvio di un dialogo con le compagnie assicurative. L’obiettivo è estendere la copertura delle polizze anche a patologie esotiche come la LSD, che attualmente sono spesso escluse. Inoltre, ha evidenziato la necessità di rafforzare i controlli sulle importazioni da Paesi terzi. “Dobbiamo attrezzarci meglio per intercettare in tempo i rischi sanitari che arrivano dall’esterno”, ha concluso la senatrice, ribadendo l’importanza di difendere un comparto strategico come la zootecnia, “fondamentale per la nostra sovranità alimentare e la tenuta economica delle aree interne“.

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