Per l’ex presidente del Consiglio l’Europa “è stata spettatrice anche quando i siti nucleari iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava”
di Domenico Di Sanzo
AGI – “L’Europa ha finora avuto un ruolo abbastanza marginale nei negoziati per la Pace”, in Ucraina. Così l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenendo al Meeting di Rimini durante l’incontro ‘Quale orizzonte per l’Europa’, dove ha sottolineato che l’Ue “è stata spettatrice anche quando i siti nucleari iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava”. “Per anni l’Unione Europea ha creduto che la dimensione economica portasse con sè potere geopolitico e nelle relazioni commerciali internazionali – ha proseguito – quest’anno sarà ricordato come l’anno in cui questa illusione è evaporata”.
“Lo scetticismo” nei confronti dell’Ue “ha raggiunto nuovi picchi” – ha aggiunto Draghi – non “nei confronti dei valori su cui l’Unione Europea era stata fondata. Democrazia, pace, libertà, indipendenza, sovranità, prosperità, equità, dovuto”, ma sulla capacità dell’Ue “di difendere questi valori”.
“L’Unione Europea fu creata perché nella prima meta’ del XX secolo i precedenti modelli di organizzazione politica, gli Stati nazione, avevano in molti paesi completamente fallito nel compito di difendere questi valori. Molte democrazie avevano rifiutato ogni regola in favore della forza bruta. Fu perciò quasi naturale per gli europei di allora sviluppare una forma di difesa collettiva per la democrazia e per la pace. L’Unione Europea rappresentò un’evoluzione che rispondeva a quello che era il più urgente problema del tempo, la tendenza dell’Europa a scivolare nel conflitto. Ed è insostenibile argomentare che staremmo meglio senza di essa”, ha spiegato l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenendo al Meeting di Rimini.
Draghi, Trump sveglia brutale
“Trump ci ha dato una sveglia brutale, le elezioni in Usa hanno cambiato tutto. La prima cosa da fare è stringiamoci tutti insieme, bisogna imparare ad andare d’accordo”, ha spiegato l’ex presidente del Consiglio Draghi.
“L’Unione Europea deve trasformarsi da spettatore, o al più comprimario, in attore protagonista. Deve mutare anche la sua organizzazione politica, che è inseparabile dalla sua capacita’ di raggiungere i suoi obiettivi economici e strategici. E le riforme in campo economico restano condizione necessaria in questo percorso di consapevolezza”, ha concluso Mario Draghi
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