Elezioni comunali, tra i candidati ci sono 23 impresentabili: cinque a Taranto e uno a Matera. Ecco tutti i nomi

Taranto è in cima alla black list, stilata secondo il codice di autoregolamentazione delle candidature approvato dalla Commissione Antimafia

di Cinzia Semeraro

Sono 23 i candidati impresentabili alle prossime elezioni amministrative del 25 e del 26 maggio. I comuni più estesi dove si concorre alle prossime elezioni sono nove capoluoghi, di cui tre lo sono di Regione: tra questi,
Taranto è in cima alla black list, stilata secondo il codice di autoregolamentazione delle candidature approvato dalla Commissione Antimafia,
che individua i criteri di candidabilità in relazione alla situazione giuridica dei soggetti che si presentano nelle liste. «Anche durante questa tornata delle amministrative la commissione parlamentare antimafia ha svolto i controlli sulle liste con gli stessi criteri dello scorso anno: tutti i capoluoghi di provincia e tutti i comuni superiori ai 50mila abitanti e tutti i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. È un modo per continuare a chiedere alla politica liste pulite e maggiore attenzione quando si scelgono i rappresentanti dei cittadini», ha spiegato la presidente della commissione, Chiara Colosimo.

Mentre non risultano impresentabili in città come Genova e Ravenna, invece a Taranto ne sono stati individuati cinque ed a Matera uno: per la città pugliese si tratta di Rossella Basile, che concorre per la lista civica `Movimento sportivo´, per la quale è in corso il giudizio per riciclaggio, Mimma Albano, nella lista civica `Noi Taranto´, per la quale è in corso il giudizio per reato usura, Antonio Damiano Milella, della lista `Democrazia Cristiana´, per il quale è stata emessa una sentenza di condanna in primo grado per turbata libertà degli incanti, Rosario Ungaro, nella lista di Forza Italia, per il quale è in corso il giudizio per corruzione aggravata per atto contrario ai doveri di ufficio e turbata libertà degli incanti e infine di Cataldo Renna, nella lista di Forza Italia, per il quale è in corso il giudizio per traffico di influenze illecite. C’è poi Francesco Paolo Lafortezza, candidato al comune di Matera per la lista `Io Sud´, per il quale è in corso il dibattimento per il reato di frode informatica.

Nel comune di Giugliano, in provincia di Napoli, sono stati invece individuati Paolo Di Nardo, candidato per la lista `Unione di centro adesso Giugliano´, condannato per usura, e Gennaro Pignatelli, candidato per una lista civica, citato a giudizio per frode informatica e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. A Rende, in provincia di Cosenza, ci
sono Franchino De Rango della lista `Avanti Rende libera´, per il quale è in corso un dibattimento per il reato di bancarotta fraudolenta, e Francesco Iorio, della lista `Libertà in movimento´, per il quale è il procedimento per attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. A Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, c’è Titina Caruso, nella lista di Forza Italia, per la quale è in corso un dibattimento per bancarotta fraudolenta e di trasferimento fraudolento di valori. Si aggiungono all’elenco anche quei candidati che, nei cinque comuni sciolti per infiltrazioni mafiose in cui ora si svolgeranno le elezioni, rivestivano la carica di sindaco o componente della giunta al momento del decreto di scioglimento. Per Orta Nova (Foggia) si tratta di Francesco Russo, per Rende
(Cosenza) ci sono Elisa Sorrentino, Fabrizio Totera e Domenico Ziccarelli. Per Castiglione di Sicilia (Catania) si tratta di Antonino Camarda, Salvatore Monforte, Francesco Raiti e Salvatore Farfaglia. Per il comune di Palagonia (Catania) ci sono Salvatore Astuti, Michele Luca Francesco Lauria, Francesco Paolo Favata e Giuseppina Colomba.

 

fonte: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

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