Esercito dimezzato e il destino del Donbass: le mosse segrete di Usa e Russia

Il rischio di una resa di Kiev e i negoziati sotto traccia tra potenze mondiali

di Redazione

ROMA (EN24) – Nel cuore di una crisi che sembra senza fine, l’esercito ucraino si trova in uno stato di grave indebolimento, con le forze sul campo dimezzate e il fronte del Donbass sotto pressione crescente. Le ultime settimane hanno visto un’escalation di attacchi russi, tra raid aerei e missilistici, che hanno colpito non solo le infrastrutture militari ma anche le città civili, come Ternopil, un obiettivo insolito e simbolico di una strategia di pressione sempre più intensa.

Secondo fonti militari, la Russia ha lanciato decine di droni e missili, tra cui i sofisticati missili da crociera kh-101, provenienti da bombardieri operanti nelle regioni di Vologda e Astrakhan. Le difese ucraine, seppur efficaci in parte, sono state messe a dura prova da un numero elevato di obiettivi simultanei, complicando le operazioni di intercettazione. Nel frattempo, gli alleati occidentali stanno intensificando gli sforzi, con la richiesta di invio di batterie di patriot e la produzione di nuovi sistemi anti-droni.

Mentre il fronte si surriscalda, emergono notizie di negoziati segreti tra Washington e Mosca, che ipotizzano un piano in 28 punti volto a imporre un accordo di pace. Secondo indiscrezioni, il piano prevederebbe il riconoscimento delle aspirazioni territoriali di Putin in Donbass, il dimezzamento delle forze ucraine e un controllo più diretto sul governo di Kyiv. Questa possibile svolta potrebbe portare a una pace che, per molti analisti, sarebbe un diktat imposto a Kyiv e ai suoi alleati europei.

Nel frattempo, il presidente ucraino Zelensky si trova in una posizione sempre più fragile, tra critiche interne legate a scandali di corruzione e pressioni internazionali per negoziare una fine del conflitto. Ad Ankara, durante un incontro con il presidente Erdogan, ha chiesto con insistenza una mediazione turca, ma le notizie di colloqui riservati tra Washington e Mosca alimentano dubbi sulla reale volontà di pace. Le potenze mondiali sembrano avvicinarsi a un compromesso che potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri in est Europa, lasciando Kyiv in una posizione di debolezza crescente.