Il ministro Francesco Lollobrigida denuncia le imitazioni del Made in Italy nei supermercati del Parlamento europeo, tra cui una carbonara in vasetto che lascia sbigottiti
ROMA (EN24) – L’Europa si scopre ancora una volta in “salsa fake”. Tra le corsie dei supermercati del Parlamento europeo, il nostro ministro per la Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha scoperto con sdegno una serie di prodotti che imitano le autentiche specialità italiane, ma che di fatto sono delle vere e proprie contraffazioni.
Al centro delle sue proteste c’è una “Carbonara” in vasetto, venduta come prodotto italiano, che appare più come un omogeneizzato o una crema da notte. La confezione, decorata con bandiere tricolori e diciture come “italianiske pancetta”, propone una salsa chiamata “cremosa” con pezzi di pancetta, ma senza il vero guanciale, ingrediente imprescindibile per una carbonara autentica. La scoperta ha suscitato l’indignazione di Lollobrigida, che ha immediatamente chiesto verifiche: «È inaccettabile vedere prodotti del genere sugli scaffali del market del Parlamento europeo. Questo rappresenta il peggio dell’italian sounding».
Ma non si tratta di un caso isolato. Si vendono anche una salsa “Arrabbiata” e una “Napoletana”, entrambe con etichette che richiamano l’Italia e il tricolore, ma che sono prodotte da aziende straniere. La carbonara, in particolare, costa circa 5,24 euro per 340 grammi, mentre altri sughi italiani si trovano a prezzi irrisori. La maggior parte di questi prodotti proviene da grandi multinazionali come Ahold Delhaize, colosso belga-olandese con un fatturato di oltre 23 miliardi di euro, che ha sedi in Europa e una forte influenza sui mercati.
Lollobrigida ha sottolineato che questa esposizione di prodotti che evocano l’Italia senza esserlo, viola le normative europee sulla presentazione ingannevole. Secondo il regolamento UE 1196/27, infatti, l’uso di bandiere o richiami all’Italia senza essere autenticamente italiani è illegale e può essere soggetto a interventi delle autorità.
Il problema, tuttavia, è che la società che commercializza questa falsa carbonara, Ahold Delhaize, ha buoni rapporti con Bruxelles e mostra una forte capacità di pressione. La presenza di questi prodotti nei supermercati del Parlamento e la mancanza di controlli efficaci rappresentano un grave danno per il nostro patrimonio agroalimentare, stimato da Coldiretti in un costo di oltre 120 miliardi di euro all’anno a livello globale.
Coldiretti denuncia che il fenomeno del falso made in Italy coinvolge in particolare formaggi, olio extravergine, salumi, mortadella, prosciutto, vino e sughi, con la pasta al pesto tra le specialità più imitate. La diffusione di prodotti contraffatti non solo danneggia l’economia italiana, ma rischia di minare la reputazione e l’autenticità delle nostre eccellenze nel mondo.
La vicenda solleva un allarme che va ben oltre il semplice mercato: occorre rafforzare i controlli alle frontiere, soprattutto nel porto di Rotterdam, dove solo il 3% delle merci viene ispezionato. La richiesta di un’autorità europea delle dogane più efficace e di normative più stringenti si fa sempre più pressante, per tutelare il vero patrimonio gastronomico italiano e combattere le imitazioni che danneggiano il nostro Made in Italy.

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