di Redazione
Roma, 31 luglio 2025 – La Camera dei Deputati ha dato il via libera al decreto legge sull’ex Ilva, un provvedimento cruciale che stanzia fondi e delinea il percorso normativo per il rilancio del polo siderurgico tarantino. L’approvazione, avvenuta con 178 voti a favore, 107 contrari e quattro astenuti, segna un passo significativo verso il futuro dell’acciaieria e del territorio.
A margine di questo importante sviluppo parlamentare, si registra un inatteso dietrofront da parte del Sindaco di Taranto, Piero Bitetti. Dopo aver rassegnato le dimissioni lunedì scorso, motivandole con una “inagibilità politica” a seguito di contestazioni ricevute durante un confronto sulla transizione ecologica dell’ex Ilva, il primo cittadino ha revocato la sua decisione.
La svolta è arrivata in concomitanza con la cruciale riunione odierna al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, incentrata sull’accordo di programma per l’ex Ilva. “Non posso pensare che si discuta della nostra città e nessuno ci sia a rappresentarla“, ha dichiarato Bitetti all’Adnkronos, motivando il suo ritorno alla carica. Il Sindaco ha inoltre precisato che le sue dimissioni non erano dettate da “questioni politiche” o “di fughe“, ma rappresentavano un “gesto eclatante” per contrastare “il linguaggio delle intimidazioni e delle offese“.
Il governo, dal canto suo, mira a blindare l’accordo di programma interistituzionale, essenziale per la riconversione e il rilancio dell’acciaieria. La presenza del Sindaco Bitetti alla riunione ministeriale è dunque un segnale di coesione istituzionale e un impegno diretto per la tutela degli interessi della città di Taranto in un momento così delicato. La decisione di Bitetti, seppur repentina, sottolinea la complessità e la sensibilità delle questioni legate all’ex Ilva, un nodo cruciale per l’economia e l’ambiente dell’intero Paese.
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