Il padre Nathan Trevallion potrà incontrare i figli solo per poche ore, mentre si accende il dibattito sulla decisione di sottoporre la famiglia a una perizia psichiatrica in vista di un possibile ricongiungimento.
di Redazione
ROMA (EN24) – Nel giorno di Natale, Nathan Trevallion non potrà trascorrere il pranzo con i suoi figli nella casa famiglia del bosco di Palmoli, in provincia di Chieti. La struttura ha infatti respinto la richiesta del padre, presentata tramite i suoi avvocati Marco Femminella e Danila Solinas, motivando il rifiuto con il regolamento interno e sostenendo che accogliere l’istanza potrebbe creare un precedente che comprometterebbe altri ospiti e famiglie. Di conseguenza, Trevallion potrà vedere i figli solo dalle 10 alle 12:30, in un limitato orario di visita, dopo che il Tribunale dei minori dell’Aquila aveva già deciso di negare il ricongiungimento completo.
L’annuncio dell’orario ristretto è stato dato dal sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, che ha spiegato: «Potrà stare il giorno di Natale nella casa famiglia con i suoi tre bambini e la moglie dalle ore 10 alle 12.30». I figli, gemelli di sei anni e una bambina di otto, sono stati trasferiti in un centro protetto di Vasto, dove la madre può stare con loro alcune ore al giorno, mentre il padre si trova nella casa di Palmoli dal fine novembre.
La vicenda si complica ulteriormente con la decisione del Tribunale per i minorenni dell’Aquila di disporre una perizia psichiatrica sulla famiglia, affidata alla psichiatra Simona Ceccoli, che avrà 120 giorni di tempo per completarla. La perizia, richiesta dal giudice, include un’indagine approfondita sulla personalità di ciascun genitore, sugli stili relazionali e sulle capacità genitoriali, con l’obiettivo di valutare se le caratteristiche psichiche possano influenzare l’esercizio della responsabilità genitoriale e se siano recuperabili in tempi congrui. Inoltre, si procederà anche a un’analisi delle condizioni di vita e dello sviluppo psico-affettivo dei minori.
La decisione ha scatenato una forte polemica, in particolare da parte di Matteo Salvini, che su X (ex Twitter) ha commentato: «Una vergogna senza fine. Separare una famiglia anche nel giorno di Natale è una violenza di Stato senza senso e senza precedenti». Il leader del Carroccio ha aggiunto: «Non avremo pace e non ci fermeremo finché questi bimbi non torneranno fra le braccia amorevoli di mamma e papà».
La vicenda rimane al centro di un acceso dibattito pubblico, tra critiche alle decisioni giudiziarie e tensionsi sulla tutela dei diritti dei minori e delle famiglie coinvolte.

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