Arrivano anche arretrati e una tantum, mentre si apre la strada verso il rinnovo 2025-2027 con l’obiettivo di chiudere entro gennaio
di Redazione
ROMA (EN24) – Dopo quasi due anni dall’ultimo rinnovo contrattuale, è stato finalmente firmato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto Istruzione e Ricerca 2022/24, che riguarda circa 1,3 milioni di lavoratori tra docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA). L’accordo, formalizzato dopo le verifiche degli organi di controllo, prevede importanti aumenti salariali a partire dal prossimo anno, oltre ad arretrati e un’indennità una tantum.
In dettaglio, i docenti riceveranno un aumento di 150 euro mensili, pari a circa 1.948 euro di arretrati complessivi, mentre il personale ATA beneficerà di un incremento di 110 euro al mese, con arretrati di circa 1.427 euro. Inoltre, grazie alle risorse recuperate nel bilancio ministeriale, sono previste anche indennità una tantum di 149 euro per i docenti e 109 euro per gli ATA, come confermato dal ministro Giuseppe Valditara.
Valditara ha commentato: «Con la firma definitiva del CCNL manteniamo la promessa di chiudere rapidamente anche questo secondo triennio di contrattazione». Il ministro ha inoltre annunciato che il suo impegno proseguirà con determinazione per la conclusione del prossimo rinnovo 2025-2027, già anticipato con una proposta di atto di indirizzo, auspicando che entro gennaio siano assicurati ulteriori aumenti e arretrati.
Il nuovo CCNL rappresenta un importante passo avanti per le parti coinvolte, ma non tutti sono pienamente soddisfatti. Le organizzazioni sindacali, pur riconoscendo il valore dell’accordo, hanno espresso posizioni diverse. La Cisl Scuola ha elaborato simulazioni che evidenziano come l’effetto netto in busta paga varierà tra i 52 e i 52,43 euro al mese a seconda del grado di istruzione e dell’anzianità di servizio, sottolineando comunque l’urgenza di un ulteriore impegno politico per risorse aggiuntive nelle future leggi di bilancio.
Anief, Uil Scuola e Gilda degli Insegnanti hanno invece evidenziato l’importanza di un intervento più strutturale, chiedendo ulteriori risorse per il comparto. La Flc Cgil, invece, ha deciso di non firmare il contratto, criticando le retribuzioni ancora troppo basse e chiedendo al Governo di colmare il divario retributivo rispetto al resto della pubblica amministrazione e di garantire il pieno recupero dell’inflazione.

Be the first to comment on "Firmato il nuovo CCNL Scuola: aumenti da 150 euro per i docenti e 110 per il personale ATA"