Fondimpresa: numeri record e sfide future per la formazione e l’occupazione in Italia

Oltre 205mila imprese aderenti e più di 5 milioni di lavoratori coinvolti: l’obiettivo è spendere efficacemente i fondi comunitari e promuovere politiche attive inclusive, con un focus particolare sul ruolo delle donne

di Redazione

Roma, 29 novembre – Fondimpresa, il primo fondo interprofessionale italiano per la formazione continua, si prepara a chiudere il 2025 con risultati senza precedenti, alimentati da numeri che testimoniano il suo ruolo centrale nel sistema del lavoro nazionale. Con oltre 205.000 imprese aderenti (205.945 per l’esattezza) e oltre cinque milioni di lavoratori coinvolti (5.111.586), il fondo ha erogato quasi 4,8 miliardi di euro per la formazione, consentendo a più di 4,7 milioni di lavoratori di acquisire nuove competenze.

Dalla sua nascita, poco più di vent’anni fa, Fondimpresa ha dimostrato come l’efficacia e l’efficienza possano essere i pilastri di politiche attive di successo: il tasso di efficacia delle iniziative di formazione si attesta infatti al 93%. Numeri che sottolineano l’importanza di investimenti mirati e ben gestiti, specialmente in un momento storico in cui le risorse europee rappresentano un patrimonio da valorizzare e utilizzare con cognizione di causa.

Il presidente di Fondimpresa, Aurelio Regina, ha ricordato come il dibattito attuale non riguardi più l’esistenza dei fondi, bensì la loro gestione e il reale impatto sulla società. “Ricollocare un lavoratore o aiutare un inoccupato a trovare un impiego costa in media circa 7.500 euro a persona – ha spiegato Regina – e se le risorse europee dedicate a soggetti svantaggiati, come le donne vittime di violenza, fossero gestite dai fondi interprofessionali, potremmo fare una vera differenza, innalzando il tasso di occupazione femminile e contrastando l’immobilismo nella spesa comunitaria”.

L’ottimismo di Regina si basa anche sui risultati concreti ottenuti grazie agli ultimi avvisi, che hanno permesso di ricollocare o avviare alla ricollocazione circa 9.800 disoccupati e inoccupati. La raccolta fondi ha raggiunto quota 441 milioni di euro nel 2023, a testimonianza dell’attenzione crescente di imprese e istituzioni.

Fulvio Bartolo, vice presidente di Fondimpresa, ha evidenziato come questi numeri siano il frutto di un approccio metodologico capace di intercettare bisogni complessi, anche tra lavoratori di paesi terzi. “I dati dimostrano che si può costruire qualcosa di positivo, con investimenti mirati e strategie innovative”, ha affermato.

Per il 2025, sono stati investiti circa 200 milioni di euro, con priorità alle competenze di base, alle politiche attive e alle aree emergenti come la green transition, la circular economy e l’innovazione tecnologica. A dicembre sarà pubblicato un nuovo avviso sull’intelligenza artificiale, con uno stanziamento di 5 milioni di euro, mentre per il 2026 si prevedono investimenti a partire da 150 milioni di euro per rafforzare queste linee di intervento.

Regina ha concluso sottolineando come l’efficacia degli investimenti in formazione e politiche attive rappresenti la strada per una reale sostenibilità sociale: “Un mercato del lavoro più inclusivo, efficiente e a misura di donna è il vero rilancio del Paese”. L’appello di Fondimpresa è chiaro: bisogna superare l’immobilismo e investire con responsabilità e visione nel capitale umano per costruire un’Italia più forte e inclusiva.

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