Tra le vittime Al-Sharif, 28 anni, uno dei volti più noti dell’emittente. Per l’Idf “un terrorista”
AGI – Cinque giornalisti di Al Jazeera sono stati uccisi nel corso di un attacco israeliano alla loro tenda a Gaza. L’esercito israeliano ha confermato su Telegram l’attacco, affermando di aver colpito Al-Sharif definito “un terrorista che si spacciava per giornalista. Anas Al-Sharif era a capo di una cellula terroristica di Hamas ed era responsabile di attacchi missilistici contro civili israeliani e truppe dell’Idf”. Al-Sharif era uno dei volti più noti dell’emittente, impegnato sul campo a Gaza, e forniva reportage quotidiani con copertura regolare.
Secondo l’emittente, che ha parlato di “attacco mirato”, le vittime sono i giornalisti Anas al-Sharif e Mohammed Qreiqeh e i cameraman Ibrahim Zaher, Mohammed Noufal e Moamen Aliwa.
A luglio, il Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) ha accusato l’esercito israeliano di aver condotto una “campagna diffamatoria” contro il giornalista, presentandolo in post online come membro di Hamas. “La prassi israeliana di etichettare i giornalisti come attivisti senza fornire prove credibili solleva seri dubbi sulle sue intenzioni e sul suo rispetto per la libertà di stampa”, ha denunciato Sara Qudah, direttrice regionale dell’organizzazione con sede a New York: “I giornalisti sono civili e non devono mai essere presi di mira”.
Israele aveva già deciso nel maggio 2024 di vietare ad Al Jazeera di trasmettere nel Paese e di chiudere i suoi uffici, a seguito di un conflitto di lunga data tra l’emittente e il governo di Benjamin Netanyahu, inaspritosi durante la guerra. L’esercito israeliano ha ripetutamente accusato i giornalisti dell’emittente di essere “agenti terroristi” a Gaza affiliati ad Hamas.
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