Il fallimento del Taranto Calcio: lo specchio di una città che deve ritrovarsi

La caduta della squadra rossoblù è più di un tracollo sportivo. Per il consigliere Giampaolo Vietri, è il sintomo di un malessere profondo che attraversa Taranto, ma anche un’occasione per riscoprire l’identità e la passione di una comunità.

TARANTO (EN24) – Riceviamo e pubblichiamo da Giampaolo Vietri – Fratelli d’Italia Taranto

«Il fallimento del Taranto Calcio è una ferita profonda per la città, che va ben oltre la semplice sfera sportiva. È il simbolo di un disagio più ampio, un riflesso crudo di ciò che Taranto sta vivendo: divisioni sul suo futuro, fatti criminosi, incertezze, disinteresse per il bene comune. E allora quando una squadra cade, con essa cade anche un pezzo di identità collettiva perché si spezza un filo invisibile che univa generazioni, ragazzi di quartieri e storie diverse che si sono ritrovati sotto un’unica bandiera: quella rossoblù

Il calcio, nel bene e nel male, è specchio della società. E in questo caso, racconta di una città disorientata, spesso ingabbiata da logiche di potere, assente nella progettualità, eppure ricca di cuore e passione popolare. Perché dietro a ogni coro allo stadio, a ogni sciarpa e ad ogni bandiera sventolata c’era – e c’è – il desiderio profondo di appartenere a qualcosa di più grande, di sentirsi comunità.

Un nuovo Taranto non significherà soltanto tornare a tifare. Vorrà dire credere in un’idea di città che si rialza, che prova a costruire dal basso, che si riconosce in simboli autentici. Vorrà dire salvare il senso di appartenenza che il calcio, come pochi altri strumenti sa alimentare.
Non è solo una questione di pallone. È molto di più.
È una storia che ci ha uniti, che ha acceso in tanti l’amore per questa città. Un amore che non si è mai spento, nemmeno in chi – per ragioni personali o per la vita che cambia – si è allontanato dallo stadio.
Perché quella voglia di combattere per Taranto non è mai scomparsa. Si è solo trasformata, ha preso nuove forme.

C’è chi ha incanalato quella passione nell’impegno politico, chi l’ha portata nel mondo dell’associazionismo e del volontariato cittadino, chi ha scelto di investire qui, di credere ancora – e sempre – in una città migliore.

Sostenere la nascita di una nuova società calcistica non significa solo parlare di calcio. Significa difendere un’identità, un senso profondo di appartenenza. Significa dare voce alla voglia di riscatto di un’intera comunità.

A chi pensa che tutto questo sia solo uno sport, rispondiamo che non è così.
Non è solo calcio. È casa. È Taranto. Ed è dentro di noi. Sempre.»

 

Be the first to comment on "Il fallimento del Taranto Calcio: lo specchio di una città che deve ritrovarsi"

Leave a comment