In Puglia il ‘caso Decaro’ agita il Pd, pontieri al lavoro per l’intesa

di Paolo Molinari

AGI – Il viaggio di Igor Taruffi a Bari, come luogotenente della segretaria Elly Schlein, ha portato una certezza in mezzo a tante incognite: Antonio Decaro è il candidato presidente della Regione indicato da tutto il Partito democratico. L’ex sindaco di Bari questo voleva e questo ha ottenuto. Rimane però da convincere Michele Emiliano, ‘padre politico’ di Decaro che l’aspirante governatore vorrebbe fuori dalle liste elettorali. Perché? A scandagliare fonti parlamentari del Pd molto dipende da quanto accaduto un anno e mezzo fa, in occasione della campagna elettorale per le europee, a marzo 2024.

Su un palco a Bari assieme all’allora candidato al Parlamento europeo il presidente della Puglia raccontò a modo suo l’esordio di Decaro come assessore: “L’antimafia di Antonio Decaro comincia così: bussa alla porta, entra bianco come un cencio e mi dice che qualcuno gli aveva messo una pistola dietro la schiena a piazza San Pietro…Stava facendo i sopralluoghi per la ztl di Bari vecchia. Io lo presi, in due andammo alla casa del boss di quel quartiere, e io gli dissi: questo ingegnere è assessore mio e se ha bisogno di assistenza te lo affido”.

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