Si tratta di tre ragazzini e una ragazzina, gli agenti della polizia locale li hanno trovati in un accampamento abusivo nomade. Decisiva l’identificazione delle magliette identiche indossate dai maschi del gruppo
I quattro pirati che lunedì a mezzogiorno in via Saponaro, periferia sud di Milano, hanno investito e ucciso Cecilia De Astis sono stati individuati e bloccati martedì mattina. Sono tre ragazzini e una ragazzina, giovanissimi. La loro fuga è durata nemmeno 24 ore.
Gli agenti della polizia locale, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, li hanno trovati in un accampamento abusivo nomade.
A permettere il riconoscimento dei quattro ragazzini sono state le tre magliette identiche che indossavano i tre maschi del gruppo.
È da quel dettaglio nell’abbigliamento, catturato da una delle telecamere, che gli agenti del Radiomobile della polizia locale sono arrivati al piccolo campo nomadi di via Selvanesco. Gli investigatori sono infatti risaliti in prima battuta a un negozio di un centro commerciale che vende quelle stesse t-shirt. Là, dai frame del sistema di video sorveglianza – ad alta definizione – è stato quindi possibile riconoscerli e risalire al campo.
I quattro sembra non frequentino la scuola. Il campo in cui vivono è su uno spiazzo di terra battuta di loro proprietà in fondo a una traversa sterrata della via, tra la vegetazione incolta e rottami e spazzatura abbandonata e bruciata. All’interno, dopo il fermo all’alba dei ragazzini, sono rimaste nove tra furgoni, camper e roulotte. In passato era accaduto che l’accampamento fosse stato sgomberato dalle forze dell’ordine perché allargatosi fino a occupare una parte di area di suolo pubblico.
L’auto, una Citroen rubata a un gruppo di turisti francesi, è uscita di strada centrando in pieno la donna che stava camminando verso la fermata, e che non s’è accorta — non ne ha avuto nemmeno il tempo — di quella «scheggia» bianca impazzita. Il corpo è stato sbalzato di metri. «Mia moglie s’è affacciata al balcone, ha sentito un botto e ha visto l’auto sbandare», ha ricorda un residente dei palazzoni che s’affacciano sulla via. Per la signora Cecilia De Astis, i disperati tentativi di soccorrerla sono risultati inutili. All’arrivo all’ospedale Niguarda, la 71enne era già morta. Troppo gravi le ferite.
fonte: CORRIERE DI MILANO
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