Le due vittime, di origine siriana, risultavano scomparse dal luglio 2024. Un familiare aveva segnalato movimenti bancari sospetti. Le ricerche erano attive anche in Alto Adige
Una scoperta choc ha scosso il Tirolo: la polizia ha infatti annunciato venerdì scorso, 14 novembre 2025, il ritrovamento in un appartamento della città di Innsbruck delle salme di una donna di 34 anni e di sua figlia di 10 anni. Erano nascoste dentro una cella frigorifera. Le due risultavano disperse dal luglio 2024 quindi da più di un anno. Le vittime, entrambe cittadine di origine siriana, erano nelle liste delle persone scomparse da rintracciare. Nel frattempo, due fratelli (uno di 55 anni e l’altro di 53 anni), entrambi cittadini austriaci, erano già stati arrestati nel giugno 2025 e tenuti in custodia cautelare con l’accusa di aver avuto un ruolo nella scomparsa. Che, a questo punto, può trasformarsi in delitto.
Scomparse da luglio 2024
Erano già passati diversi mesi dalla scomparsa della donna e della bambina quando furono segnalate come disperse nel luglio 2024, quando la donna cessò di dare notizie di sé e della figlia ad amici e parenti. Un familiare residente in Germania, infatti, aveva segnalato l’assenza di contatti e la presenza, al contrario, di movimenti bancari sospetti. Le autorità del Tirolo a suo tempo avviarono un’indagine per persone scomparse, e nel corso delle operazioni investigative emersero i sospetti di trovarsi di fronte a una morte violenta senza, però, i corpi. Nel giugno 2025 la polizia ha arrestato i due fratelli proprio per tutelare anche il quadro investigativo. Solo adesso, però, con il ritrovamento delle salme, l’ipotesi di omicidio appare concreta: non a caso la Landespolizeidirektion Tirol e il Landeskriminalamt Tirol insieme alla Staatsanwaltschaft di Innsbruck (sostanzialmente forze dell’ordine e Procura) hanno confermato che è in corso un procedimento.
I corpi nascosti a Innsbruck
Secondo quanto riportato dai media austriaci, il ritrovamento è avvenuto in un’abitazione di Innsbruck e sembrerebbe che i corpi fossero stati accuratamente nascosti: alcune segnalazioni indicano come fossero custoditi in una cella frigorifera all’interno della casa, dietro pareti in cartongesso. Un nascondiglio piuttosto elaborato. I due arrestati si trovano ora in due istituti carcerari differenti: uno a Innsbruck, l’altro a Salisburgo. In una conferenza stampa tenuta questa mattina i vertici della polizia e della procura hanno fornito un aggiornamento del caso. Al momento non sono ancora stati resi pubblici i dettagli sul possibile movente, sulla dinamica precisa della morte né sulle relazioni esatte tra vittime e sospettati.
Grande risonanza mediatica
Il caso, pur verificandosi in Austria, ha avuto una risonanza anche per la regione di confine dell’Alto Adige, dove erano state attivate le ricerche da parte dell’autorità. La vicenda richiama l’attenzione sulla protezione di donne e minori, sulla tempestività delle indagini in situazioni di scomparsa e sull’importanza della cooperazione tra forze dell’ordine e servizi sociali nei territori alpini transfrontalieri. Le fughe a cavallo del confine in casi così eclatanti, infatti, non sono poi così rare. In particolare, la lunga distanza temporale tra la scomparsa (luglio 2024) e il ritrovamento (novembre 2025) pone domande sulla capacità di individuare precocemente casi ad alto rischio o nascosti.
Ora la priorità investigativa è chiarire: l’esatta causa della morte (le autopsie sono in corso), il nesso tra vittime e sospettati, il movente (ad esempio legami personali o interessi economici) e il motivo della mancata segnalazione o supervisione della minore in così lungo tempo. La procura di Innsbruck ha indicato che le misure cautelari nei confronti dei due fratelli resteranno in vigore mentre prosegue l’istruttoria.
FONTE: CORRIERE DELL’ALTO ADIGE

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