Un settore in salute, trainato da imprenditori e l’impegno concreto del Governo Meloni
di Redazione
ROMA (EN24) I recenti dati preliminari diffusi dall’ISTAT per il 2024 dipingono un quadro incoraggiante per il settore agricolo, silvicolo e della pesca italiano, confermando una crescita robusta e un ruolo sempre più centrale nell’economia nazionale. Un andamento positivo che, secondo la senatrice di Fratelli d’Italia Maria Nocco, è frutto dell’impegno e della visione concreta del Governo Meloni, affiancando la passione e la competenza degli imprenditori agricoli.
La produzione del settore ha registrato una crescita in volume dello 0,6%, raggiungendo i 77,1 miliardi di euro, mentre il valore aggiunto è aumentato del 2%, attestandosi a 234,1 miliardi. Anche l’occupazione nel comparto ha visto un incremento dello 0,7%. Dati che posizionano l’Italia al primo posto in Europa per valore aggiunto agricolo, con 43 miliardi di euro, pari al 18,4% del totale UE, superando Spagna e Francia.
La senatrice Maria Nocco sottolinea come questi risultati non siano casuali, ma derivino da “scelte politiche coraggiose e lungimiranti“. Tra queste, l’ingente stanziamento di fondi del PNRR destinati al comparto agricolo, in particolare quelli aggiuntivi volti a sostenere investimenti strategici nelle filiere, nell’innovazione e nell’agroindustria.
Un altro pilastro di questa strategia è rappresentato dal Decreto Agricoltura, che ha introdotto strumenti urgenti per affrontare le emergenze del settore, e dal Disegno di Legge “Coltiva Italia“, appena emanato, che prevede un miliardo di euro per rafforzare competitività, sostenere i giovani, promuovere la ricerca e migliorare le infrastrutture rurali. “Mai prima d’ora l’agricoltura aveva avuto un’attenzione così concreta e strutturata da parte dello Stato”, afferma la senatrice Nocco, evidenziando una rinnovata centralità del settore nell’agenda governativa.
Un dato particolarmente significativo emerso dall’analisi ISTAT riguarda il Mezzogiorno. Qui, il valore aggiunto dell’agricoltura è cresciuto in volume del 5,3%, la crescita più alta a livello nazionale, accompagnata da un aumento della produzione dell’1,6%. Questi numeri non solo contribuiscono in modo concreto al +0,9% del PIL e al +2,2% di occupazione registrati nel Sud nel 2024, superiori alla media nazionale, ma dimostrano anche il potenziale di sviluppo del Meridione quando supportato da politiche adeguate.
“È la dimostrazione che quando si semplificano le regole, si investe seriamente e si accompagna lo sviluppo, anche il Sud può essere protagonista della rinascita italiana“, conclude la senatrice Nocco. La strada intrapresa, fondata su serietà, visione e un costante ascolto del mondo agricolo, sembra dunque dare i suoi frutti, proiettando il settore primario italiano verso un futuro di ulteriore crescita e prosperità.
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