Un’indagine dell’Ohio State University Wexner Medical Center rivela che l’apnea ostruttiva del sonno viene diagnosticata non solo tra anziani o persone in sovrappeso. Lo studio è basato su 1.004 interviste e casi clinici
AGI – Un’indagine dell’Ohio State University Wexner Medical Center rivela che l’apnea ostruttiva del sonno viene diagnosticata sempre più spesso nei giovani adulti americani, uomini e donne in salute, non solo tra anziani o persone in sovrappeso.
Lo studio, basato su 1.004 interviste e casi clinici, mostra come sintomi come stanchezza, sonnolenza diurna, russamento e apnee notturne spesso vengano sottovalutati, ritardando la diagnosi e aumentando i rischi per cuore, cervello e qualità della vita. “I sintomi sono subdoli e facilmente fraintesi”, racconta Maddy Dumas, trentenne e sportiva, che non sospettava l’apnea fino alla diagnosi condotta con uno sleep study domiciliare. “Non mi riconoscevo nei pazienti tipici delle pubblicità, ero stanca, ma pensavo di dormire abbastanza. Solo l’insistenza di mio marito per il russamento e strani suoni notturni mi ha spinta a farmi controllare”.
Cos’è l’apnea ostruttiva
L’apnea ostruttiva si verifica quando le vie aeree si occludono durante il sonno, provocando cadute dell’ossigeno, micro-risvegli e danni a lungo termine. I sintomi sono variabili: russamento, risvegli improvvisi con senso di soffocamento, mal di testa mattutino, secchezza delle fauci, scarsa concentrazione, sbalzi d’umore, calo di memoria. Se non trattata, è correlata ad aumento di ipertensione, infarto, ictus, disturbi cognitivi.
Diagnosi e trattamenti disponibili
La diagnosi si esegue tramite sleep study: in laboratorio o, sempre più spesso, a casa con kit portatili che registrano respirazione, ossigenazione e postura. “Sono dispositivi facili da usare e restituiscono risultati accurati anche da remoto”, spiega Dumas, che dopo il rifiuto del classico CPAP ha scelto una mascherina orale su misura per tenere aperte le vie aeree. Non tutti i trattamenti sono uguali: oltre la perdita di peso – valida solo per chi è sovrappeso -esistono soluzioni per dormire in posizione laterale, dispositivi CPAP che soffiano aria nelle vie aeree, mascherine personalizzate e anche impianti mini-invasivi per stimolare il nervo della lingua. Solo la metà dei pazienti però tollera bene la CPAP: “Mai scoraggiarsi: oggi esistono alternative su misura”, dice Khan.
La barriera della percezione
L’altra barriera resta la percezione. Il 43% degli intervistati dallo studio Ohio State pensa che sentirsi assonnati di giorno sia solo sintomo di poche ore di sonno, ignorando che si può dormire otto ore ma avere un sonno continuamente spezzato dalle apnee.
L’American Academy of Sleep Medicine stima che l’80% dei casi resti ancora non diagnosticato. Il messaggio: “Non fermatevi allo stereotipo. Se vi sentite stanchi, ricorrete spesso a pisolini, russate forte o avete sintomi strani pur essendo giovani e sani, parlatene con il vostro medico – esorta Dumas -. L’apnea può colpire a qualsiasi età e trattarla cambia la vita”.

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