Gli Usa, “da Mosca concessioni su 5 regioni”. Il presidente ucraino a Bruxelles incontra von der Leyen. Domani sarà a Washington.
AGI – “Grandi progressi sulla Russia. Rimanete sintonizzati!”. Lo ha scritto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sulla sua piattaforma Truth Social. Trump non ha fornito ulteriori dettagli, ma il suo messaggio arriva subito dopo il vertice in Alaska con il presidente russo, Vladimir Putin, e alla vigilia dell’incontro alla Casa Bianca con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e i leader europei, domani, tra cui Giorgia Meloni, Emmanuel Macron, Josef Merz e Keir Starmer. Ci sarà anche il segretario della Nato Mark Rutte. Secondo la Bild, che cita fonti interne al governo tedesco, Trump vedrà prima in privato Zelensky e, in un secondo momento, tutti gli altri. Secondo quanto riportato, sono previsti un pranzo di lavoro e un collquio di diverse ore in formato esteso.
Garanzie di sicurezza per l’Ucraina
Stando a quanto reso noto dall’inviato Usa, Steve Witkoff, Trump e Putin hanno concordato “robuste garanzie di sicurezza” per l’Ucraina durante il loro vertice in Alaska. Witkoff ha auspicato che il vertice di domani a Washington sarà “un incontro produttivo“. Parlando alla CNN, Witkoff ha anche aggiunto che la Russia ha accettato concessioni non specificate su cinque regioni ucraine centrali nei combattimenti, in particolare la provincia orientale di Donetsk. “Abbiamo concordato solide garanzie di sicurezza che definirei rivoluzionarie – ha detto -. I russi hanno fatto alcune concessioni al tavolo riguardo a tutte e cinque queste regioni. C’è un’importante discussione su Donetsk e su cosa accadrebbe lì. E questa discussione sarà approfondita lunedì”, ha proseguito l’inviato della Casa Bianca.
Le cinque regioni ucraine
Le cinque regioni a cui fa riferimento l’inviato Usa dovrebbero essere Donetsk, Lugansk, Kherson, Zaporizhzhia e la Crimea.
Richieste russe di scambio territoriale
Secondo le indiscrezioni, Mosca chiede che l’Ucraina rinunci alla regione del Donbass (Lugansk e Donetsk già parzialmente occupate) e in cambio sarebbe disposta a congelare il conflitto lungo le attuali linee del fronte nel resto dell’Ucraina, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, e promettere formalmente di non attaccare più l’Ucraina o altre nazioni europee. Putin, però, non si è tirato indietro dalle condizioni che pone come necessarie per eliminare quelle che la Russia definisce le “cause profonde” della guerra: la riduzione delle dimensioni dell’esercito di Kiev, un cambio dell’attuale sistema politico, l’abbandono delle sue aspirazioni di entrare nella NATO e nell’UE e l’impegno alla neutralità.
Rubio, “un cessate il fuoco non è escluso”
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato alla Nbc che un cessate il fuoco “non è escluso” dai tavoli negoziali sull’Ucraina, ma ha sottolineato che ciò “a cui si punta in ultima analisi è la fine di questa guerra.
Tutti hanno concordato che il modo migliore per porre fine a questo conflitto è attraverso un accordo di pace completo”, ha proseguito Rubio.
“Voglio dire, chi sarebbe contrario se che domani arriviamo e diciamo: ‘Abbiamo un accordo di pace completo, ed è fatta’? Penso che sia il modo migliore per porre fine alla guerra”, ha detto il segretario di Stato. “Ora, se lungo il percorso ci sarà bisogno di un cessate il fuoco, beh lo sosteniamo”, ha dichiarato Rubio ammettendo che “purtroppo, i russi, per ora, non hanno accettato”.
Rubio ha poi avvertito la Russia che verranno varate nuove sanzioni se non si raggiunge un accordo sull’Ucraina.
“Vogliamo che questa guerra finisca il prima possibile – ha assicurato in un’intervista all’Abc -. E’ per questo che stiamo lavorando in termini di sanzioni. Alla fine – ha avvertito – se non riusciamo a raggiungere un accordo di pace e questa guerra continua, prevedo che vedrete il presidente prendere ulteriori provvedimenti”.
Prima del vertice in Alaska con Putin, Trump aveva dichiarato di volere un cessate il fuoco e che in caso contrario ci sarebbero state delle conseguenze per Mosca. “Se vogliamo raggiungere la pace, dobbiamo convincere la parte russa ad accettare cose che non vuole accettare. Altrimenti, ci sarà solo una guerra. Continueranno a uccidersi a vicenda e la vita continuerà in America e nel resto del mondo, ma non per l’Ucraina”, ha proseguito il capo della diplomazia americana. Rubio ha poi assicurato che la posizione Usa non è cambiata dopo il summit con Putin, che è necessario avere al tavolo dei negoziati sia la Russia che l’Ucraina e ha avvertito che “non si può avere un accordo di pace se entrambe le parti non fanno concessioni”.
La reazione di Zelensky
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto di essere grato a Donald Trump e agli Stati Uniti per aver accettato di collaborare con l’Europa sulle garanzie di sicurezza per Kiev, ma ha fatto notare che al momento “non ci sono dettagli su come funzioneranno”. “Come l’articolo 5 della NATO, consideriamo l’adesione all’UE come parte delle garanzie di sicurezza“, ha ricordato Zelensky parlando in conferenza stampa da Bruxelles, con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Per Zelensky, è necessario un trilaterale con Trump e Putin ma a suo parere la Russia “non sta dando alcun segno” che possa avvenire. “Se la Russia rifiuta, allora dovranno seguire nuove sanzioni“, ha ammonito Zelensky. “Putin ha molte richieste, ma non le conosciamo tutte”, ha proseguito, spiegando che ci vorrà del tempo per esaminarli, ma che è “impossibile farlo sotto la pressione delle armi”.
Appello all’unità europea
Il presidente ucraino ha poi lanciato un appello all’Europa affinché “ora sia unita” come lo era quando è scoppiata la guerra nel 2022 perché questo aiuterà a raggiungere una “vera pace”.
Posizione europea sui confini ucraini
Dal canto suo anche von der Leyen ha definito “chiara” la posizione dell’Europa sulle questioni territoriali ucraine: “I confini non possono essere cambiati con la forza, si tratta di decisioni che vanno prese con l’Ucraina al tavolo negoziale. Non devono esserci limitazioni all’esercito ucraino. La difesa europea è nostra responsabilità e lavoreremo per sostenerla e incrementeremo la nostra capacità di difesa“, ha aggiunto.
Garanzie di sicurezza per l’Ucraina
“Dobbiamo avere solide garanzie di sicurezza per proteggere sia l’Ucraina che gli interessi vitali di sicurezza dell’Europa“, ha evidenziato la presidente della Commissione europea aggiungendo che Kiev “deve essere in grado di difendere la propria sovranità e la propria integrità territoriale“.
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