L’Onu: da maggio oltre 1.000 morti tra chi attende aiuti
AGI – “L’uccisione di civili in cerca di aiuti a Gaza è indifendibile“. Lo scrive su X l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. “Ho parlato nuovamente con Gideon Saar per ricordare il nostro accordo sul flusso degli aiuti e ho chiarito che l’Idf deve smettere di uccidere le persone nei punti di distribuzione. Se Israele non rispetta le sue promesse, tutte le opzioni restano sul tavolo”, aggiunge.
l ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha parlato con l’Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri Kaja Kallas dopo le critiche per l’uccisione di civili a Gaza in fila per gli aiuti e ha accusato Hamas di diffondere bugie. “Le ho detto che Hamas sta conducendo una campagna di menzogne, creando deliberatamente attriti tra la popolazione civile, i centri di distribuzione degli aiuti e l’Idf”, ha scritto su X il capo della diplomazia israeliana, sostenendo che “è Hamas a sparare ai civili e a torturarli quando cercano di recuperare gli aiuti”. “Mentre Israele ha detto sì all’accordo per la presa degli ostaggi e al cessate il fuoco, Hamas sta tergiversando e sabotando i negoziati, continuando a tenere crudelmente i nostri ostaggi. La comunità internazionale non deve cadere nella trappola di Hamas!”, ha esortato Saar.
Sfollati palestinesi sono stati sorpresi nel sonno da colpi esplosi da carri armati israeliani che hanno aperto il fuoco contro le loro tende nel ‘Beach Camp’, a ovest di Gaza City. Secondo media locali, che citano fonti sanitarie, il bilancio provvisorio è di almeno 14 morti e 25 feriti da due colpi di carro armato “sparati contro un complesso di tende” nella parte occidentale di Gaza City, nella Striscia di Gaza settentrionale. Tra le vittime ci sono diversi bambini e donne, fa sapere l’agenzia palestinese Wafa.
Il sito ospitava cittadini di Gaza sfollati da altre aree della Striscia settentrionale. Secondo i primi resoconti, i carri armati posizionati a nord del campo di Shati hanno aperto il fuoco contro le tende. L’agenzia di stampa Reuters ha osservato che le Idf non hanno ancora riferito in merito a questa operazione notturna in corso.
Dall’alba di oggi gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 31 persone in tutta Gaza. Lo rivelano fonti mediche ad Al Jazeera, sottolineando che tra questi, sette erano in attesa di ricevere aiuti umanitari.
Le autorità palestinesi stimano che più di 17.000 bambini nella Striscia soffrano attualmente di malnutrizione acuta per la carenza di cibo e acqua, soprattutto al nord dove manca anche quel poco distribuito dalla Gaza Humanitarian Foundation che opera solo al centro e al sud. Eppure vi sarebbe disponibilità di aiuti. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha riferito nelle ultime ore di avere circa 6.000 camion fermi in Giordania ed Egitto carichi di cibo, medicine e forniture mediche in attesa che Israele dia loro il via libera per entrare nella Striscia.
Unrwa, da maggio oltre 1.000 morti tra chi attende gli aiuti
Sono oltre mille le persone uccise da maggio mentre erano in fila per ricevere aiuti umanitari a Gaza. A renderlo noto è stata l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa. “Cercare cibo è diventato tanto mortale quanto i bombardamenti. Da fine maggio sono state uccise più di 1.000 persone affamate”, ha scritto su X il direttore generale, Philippe Lazzarini. I sistemi di distribuzione della Gaza Humaniarian Foundation “sono una trappola mortale e sadica. I cecchini aprono il fuoco a caso sulla folla, come se avessero licenza di uccidere. Una caccia all’uomo su larga scala, nella più totale impunita'”, ha sottolineato.
Così l’intera popolazione è allo stremo. “Nessuno è risparmiato”, ha ricordato Lazzarin, anche “medici, infermieri, giornalisti e operatori umanitari hanno fame. Molti ora svengono per la fame e la stanchezza mentre svolgono il loro dovere”. “Ma l’assistenza umanitaria non è compito dei mercenari. Le Nazioni Unite e i suoi partner umanitari hanno la competenza, l’esperienza e le risorse disponibili per fornire un’assistenza sicura, dignitosa e su larga scala”, ha assicurato. E ci sono oltre 6mila camion in Egitto e Giordania carichi di aiuti, in attesa dell’autorizzazione per passare la frontiera.
Pizzaballa: “A Gaza situazione moralmente inaccettabile”
“L’aiuto umanitario non è solo necessario, è una questione di vita o di morte. Rifiutarlo non è un ritardo, ma una condanna”. Lo ha detto il Patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, nel coro di una conferenza stampa congiunta con il Patriarca ortodosso di Gerusalemme, Teofilo III, al centro Notre Dame di Gerusalemme. “Ogni ora senza cibo, acqua, medicine e riparo provoca danni profondi. L’abbiamo visto: uomini che si espongono al sole per ore nella speranza di un pasto semplice. Questa è un’umiliazione che è difficile da sopportare quando la vedi con i tuoi occhi. È moralmente inaccettabile e ingiustificabile”, ha sottolineato Pizzaballa.
Ospedale Gaza, 21 bambini morti di fame in 72 ore
Ventuno bambini sono morti di fame negli ultimi tre giorni a Gaza. Lo riferisce un ospedale della Striscia. Le 21 vittime “sono state conteggiate negli ospedali di Gaza, tra cui al-Shifa nella città di Gaza, l’ospedale dei martiri di al-Aqsa a Deir al-Balah e l’ospedale Nasser a Khan Yunis”, ha riferito alla stampa il primario di al-Shifa, Mohammed Abu Salmiya.
Be the first to comment on "L’Ue: inaccettabile uccidere chi cerca cibo. Israele replica: è Hamas che spara sui civili"