Manovra economica e difesa dell’industria: l’appello del governo italiano di fronte alla minaccia cinese

Giancarlo Giorgetti al Festival Città Impresa di Bergamo lancia l’allarme sull’aggressività cinese e sottolinea l’importanza di politiche europee e nazionali per preservare la competitività dell’industria italiana e europea.

di Redazione

Bergamo (EN24) – Nel cuore del Festival Città Impresa di Bergamo, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha affrontato con fermezza le sfide che minacciano la ripresa e la competitività dell’Italia e dell’intera Europa. In un contesto segnato dalla crescente aggressività della Cina e da tensioni geopolitiche di vasta portata, il ministro ha sottolineato come la nostra industria si trovi oggi di fronte a minacce che vanno oltre le semplici questioni tariffarie, configurandosi come strumenti di potenza che mettono a rischio il modello di sviluppo europeo.

Giorgetti ha evidenziato come l’Europa debba reagire prontamente a questa avanzata cinese, che utilizza mezzi spesso vietati dalle normative comunitarie, come dumping e tassazioni di favore, per conquistare mercati e indebolire le economie occidentali. «L’aggressività cinese rischia di provocare una progressiva deindustrializzazione in Europa», ha affermato il ministro, evidenziando come anche la Germania, modello di successo economico, sia sotto pressione, a causa della crisi energetica e della fine del modello basato sull’energia a basso costo importata dalla Russia.

Il ministro ha ricordato che l’Italia, pur avendo già investito nel sostegno al ceto più svantaggiato, ora si concentra sul rafforzamento del ceto medio, intervenendo con politiche mirate e stabilizzando misure fiscali e di sostegno alle imprese. «L’obiettivo è proteggere l’industria italiana e mantenere la competitività, senza dimenticare l’importanza di uno sviluppo sostenibile e di regole chiare a livello internazionale e europeo», ha spiegato.

In tema di energia, Giorgetti ha annunciato che l’Ecofin si occuperà di difendere il gas come risorsa strategica per la transizione ecologica, evitando aumenti di tassazione che potrebbero mettere in crisi il settore industriale. «Serve una ricalibrazione degli obiettivi ambientali a livello globale, che tenga conto delle esigenze di competitività», ha aggiunto.

Rivolgendosi al sistema bancario, il ministro ha sottolineato l’importanza di un ritorno a un’attività di credito più dinamica, fondamentale per sostenere la ripresa industriale e creare occupazione. «Le garanzie pubbliche sono un primo passo, ma è necessario un atteggiamento più consapevole delle banche nel sostenere le imprese», ha affermato.

Infine, il ministro ha difeso la manovra economica, respingendo le accuse di essere “per ricchi”, e ha ribadito l’impegno del governo nel sostenere il ceto medio con interventi strutturali e duraturi. «Abbiamo investito circa 18 miliardi di euro l’anno scorso, anche per incentivare i rinnovi contrattuali e favorire gli investimenti», ha concluso, auspicando miglioramenti sugli ammortamenti e sui super ammortamenti per stimolare la crescita futura.

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