Manovra, sul tavolo proroga del Fondo di garanzia al 2026 e 100 milioni per l’ex Ilva

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Il governo lavora a investimenti, misure fiscali e possibili sanatorie edilizie, tra tensioni politiche e proposte di riforma

di Redazione

ROMA (EN24) – È in fase avanzata l’elaborazione della manovra di bilancio, con numerosi temi caldi e novità che emergono sul tavolo del governo. Tra le questioni più rilevanti, si avvicina la proroga al 2026 del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, un intervento che avrebbe un impatto significativo sul sostegno al credito alle aziende. Il ministero per le Imprese e il Made in Italy ha inviato al ministero dell’Economia un emendamento per confermare la copertura attuale, con garanzie al 50% per finanziamenti di liquidità e all’80% per investimenti e start-up, mantenendo il tetto di 5 milioni di euro di impresa beneficiaria.

Parallelamente, sui tavoli del governo si affaccia anche un altro importante investimento: 100 milioni di euro destinati all’ex Ilva, nell’ambito del processo di decarbonizzazione dello stabilimento tarantino. Questo fondo si aggiunge al budget del Ministero dell’Ambiente, che aveva subito un taglio di 280 milioni. Inoltre, si discute anche di misure per sostenere il settore della moda, con il ritorno di un emendamento che prevede un credito d’imposta per le spese di ideazione estetica e un limite agli obblighi ambientali delle piattaforme online di fast fashion cinesi, con l’obiettivo di uniformare le regole a quelle europee.

Sul fronte fiscale, la Lega spinge per un allargamento della rottamazione delle cartelle esattoriali, proponendo di includere anche chi ha cartelle di accertamento in corso, e di ridurre il tasso di interesse al 2% per le rate di pagamento. La proposta, tuttavia, si scontra con il blocco deciso nel vertice di maggioranza, che aveva escluso nuove rottamazioni. Tra le altre misure, si discute anche di un possibile condono edilizio risalente al 2003, in particolare per la Campania, con Fratelli d’Italia che si fa promotore di una sanatoria che potrebbe salvare migliaia di immobili dall’abbattimento, anche se con alcune limitazioni.

Sul fronte delle tasse, si prevedono interventi di modifica sulla cedolare sugli affitti: il governo valuta di ridurla dal 21% al 15% per le locazioni a lungo termine, mentre la Lega propone di eliminare del tutto l’aumento al 26% sugli affitti brevi. Fratelli d’Italia, invece, punta a ridurre l’Imu sulle case concesse in locazione a canone concordato. Tra le altre proposte, compare anche una nuova tassa di 2 euro sulle spedizioni di valore dichiarato inferiore a 150 euro, una misura che ha suscitato diverse reazioni nella maggioranza.

L’intera manovra si avvicina a un momento cruciale, con molte delle proposte al centro di intensi negoziati tra le forze politiche e le istituzioni, pronti a definire un pacchetto di interventi che mira a sostenere imprese, cittadini e settori strategici del Paese.

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