La presidente del Consiglio sottolinea l’impegno dell’esecutivo nel ridurre la pressione fiscale e migliorare l’efficienza della spesa pubblica. Tra le misure principali, la riduzione dell’aliquota IRPEF per i redditi medi e il rafforzamento del taglio del cuneo contributivo
AGI – “È più facile fare delle manovre aumentando le entrate dello Stato o il deficit che non chiedendo alle Amministrazioni dello Stato di ridurre le spese. È una sfida, ma sono convinta che ci siano margini per spendere meglio le risorse a disposizione, senza tagliare i servizi o ridurre la qualità degli interventi. Noi cerchiamo di rendere lo Stato più snello, meno costoso e invasivo nella società e nell’economia“. Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista al ‘Sole 24 Ore’.
Per quanto riguarda l’intervento sull’IRPEF, la premier rivendica come i tagli siano iniziati “con la prima legge di bilancio varata nel 2022. Finora abbiamo già accorpato le prime due aliquote IRPEF sui redditi fino a 28 mila euro, abbiamo poi tagliato il cuneo contributivo fino a 7 punti e lo abbiamo reso strutturale agendo sull’aspetto fiscale. Ora facciamo un ulteriore passo in avanti, tagliando dal 35% al 33% l’aliquota tra i redditi tra i 28 e i 50 mila euro.
Inoltre, siamo intervenuti sul lavoro povero, prevedendo un’aliquota sostitutiva del 5% sugli incrementi di reddito derivanti dai rinnovi contrattuali, che saranno chiusi nel 2025 o nel 2026, per i redditi fino a 28 mila euro“. “Penso che sia stato fatto un grande sforzo per mettere più soldi nelle tasche degli italiani“, conclude Meloni.
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