Stefano Addeo, l’insegnante di tedesco di Marigliano: «Odio ogni forma di violenza, è stato un errore e un gesto stupido». Come ritorsione gli hanno lanciato pomodori contro le finestre di casa
di Gennaro Scala
Dopo il post di minacce – «auguro alla figlia della Meloni la stessa sorte della ragazza di Afragola», ha scritto riferendosi all’uccisione della 14enne Martina Carbonaro – il professore di Marigliano, provincia di Napoli, ha chiesto scusa: «È stato un gesto stupido, scritto d’impulso». Stefano Addeo, 65 anni, insegnante in un istituto superiore di Cicciano, in una intervista al quotidiano “il Roma” ha definito «un errore» quanto scritto. «Chiedo scusa per il contenuto del post: non si augura mai la morte, soprattutto a una bambina – ha evidenziato- ma non ritiro le mie idee politiche: non mi sento rappresentato da questo governo».
Poi ha aggiunto: «Mi rendo conto della gravità, ma in classe non ho mai fatto politica. I miei studenti mi vogliono bene. Odio ogni forma di violenza, amo gli animali, faccio volontariato. È stato un errore». Il post ha scatenato roventi polemiche e, successivamente, ha generato un’indagine da parte delle Polizia Postale che lo ha identificato. Un post, ha precisato Addeo, scritto d’impulso nella notte, dopo aver sentito al telegiornale che l’Italia continuava a inviare armi a Israele. Poi, la mattina dopo, si è reso conto: «Madonna mia, cosa ho scritto».
Il post l’ha cancellato subito, ma troppo tardi. È diventato virale e ripostato su centinaia di profili. Decine i commenti anche sotto altri post nel profilo Facebook del prof. In molti casi aggressivi e offensivi. Il professore è stato destinatario anche di minacce e atti di ritorsione. Qualcuno gli ha persino lanciato pomodori contro le finestre di casa. Tanto da decidere di andare dalla Polizia Postale e sporgere denuncia. Addeo ammette di aver sbagliato, ma poi afferma che il post è stato «strumentalizzato» e di essere stato attaccato da «amici del governo».
FONTE: CORRIERE.IT
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