L’amaro rammarico e la denuncia di Lazzàro: l’assenza di visione strategica e le “politiche del ‘no'” penalizzano lo sviluppo ionico
di Redazione
TARANTO (EN24) – Il futuro dell’energia eolica offshore prende una direzione inattesa, lasciando dietro di sé una scia di amarezza nel capoluogo ionico. La società Renexia, in partnership con il colosso cinese MingYang Smart Energy, ha ufficializzato la scelta di Vasto, in Abruzzo, come sede per la nuova fabbrica di turbine eoliche, un progetto industriale di alto profilo che inizialmente aveva visto anche Taranto tra le aree candidate.
La notizia è stata accolta con profondo rammarico dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Luca Lazzàro, che ha espresso una dura riflessione sulle dinamiche locali. «Questa decisione – afferma Lazzaro – rappresenta una significativa occasione mancata per il nostro territorio. Taranto avrebbe potuto essere protagonista di un progetto industriale strategico, con ricadute economiche e occupazionali di rilievo.»
Il trasferimento di un investimento così cruciale, in un settore trainante come l’eolico, impone una seria riflessione sulle priorità e sulla capacità attrattiva del territorio. Lazzàro sottolinea come il problema vada ben oltre il singolo insediamento perduto.
«Purtroppo, oggi vediamo allontanarsi un investimento importante e questo deve farci riflettere sulla necessità di una strategia condivisa e di una visione di lungo periodo per il futuro di Taranto,» incalza il consigliere.
Secondo l’analisi di Lazzaro, l’incertezza e la mancanza di coesione sono fattori determinanti che scoraggiano i potenziali partner industriali. «Le politiche del ‘no’, l’incertezza amministrativa e l’assenza di una chiara strategia di sviluppo locale allontanano gli investimenti. Il Governo italiano sta lavorando per Taranto, ma anche noi come comunità territoriale dobbiamo fare la nostra parte, unendoci in un fronte comune che guardi allo sviluppo e alla crescita del territorio.»
La scelta di Vasto, dunque, è vista come un campanello d’allarme, un monito che impone un cambio di rotta. Per non assistere al ripetersi di simili “occasioni mancate”, è necessario che la comunità ionica si doti di una ritrovata responsabilità e di una visione unitaria.
In conclusione, l’appello di Lazzaro è rivolto a tutte le forze politiche, sociali e associative: è il momento di «lavorare insieme, con responsabilità e visione, affinché Taranto possa tornare a essere una scelta primaria per gli investimenti strategici». La posta in gioco non è solo la riqualificazione industriale, ma il futuro economico e occupazionale dell’intera provincia.
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