Nel Pd la candidatura di Decaro resta in ‘stand by’

di Paolo Molinari

AGI – Il messaggio che arriva da Reggio Emilia parla di unità. Alla festa nazionale del Pd, dal 2 al 14 settembre, si alterneranno leader politici ed esponenti di primissimo piano di tutta l’opposizione, da Giuseppe Conte a Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Ma soprattutto ci saranno i candidati alle prossime regionali: Giovanni Manildo, Eugenio Giani, Pasquale Tricarico, Matteo Ricci. E soprattutto Antonio Decaro e Roberto Fico. Ad annunciare la presenza dei candidati, per ora solo “in pectore” in Campania e Puglia, è stato il capo dell’Organizzazione del Pd, Igor Taruffi, in conferenza stampa. Se non si tratta dell’ufficializzazione della corsa dei due, sottolinea un esponente dem, poco ci manca. Per Decaro, viene spiegato, “siamo ai dettagli. Abbiamo composto il quadro nella maniera più unitaria”.

I dettagli in questione hanno nome e cognome: Nichi Vendola e Michele Emiliano. I due pesi massimi pugliesi, che l’eurodeputato vorrebbe fuori dalle liste per salvaguardare la propria libertà d’azione qualora fosse eletto, saranno fra gli ospiti. Vendola farà un intervento in ricordo di Pier Paolo Pasolini nel cinquantesimo dalla morte. Nonostante questi “segnali”, scandagliando fonti parlamentari del Pd di diversa estrazione — maggioranza vicina a Schlein e minoranza riformista — si registrano ancora tensioni e qualche timore. In particolare, si paventa un passo indietro di Decaro che lascerebbe i dem e tutto il centrosinistra nella palude, con la necessità di trovare un’alternativa credibile all’ultimo momento. I nomi che vengono fatti, in questo caso, sono tra i più vari.

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