Tel Aviv: L’assassinio dell’Ayatollah Ali Khamenei, non è “off limits”
di Sonia Montrella
AGI – Una pioggia di missili dall’Iran e dallo Yemen ha colpito Israele nella notte. Il bilancio provvisorio delle vittime è di 8 morti, tra i quali dei bambini, 150 feriti e 35 dispersi sotto le macerie, secondo quanto fatto sapere dall’agenzia di soccorso Magen David Adom (MDA). Numerose esplosioni e boati sono stati sentiti a Tel Aviv e a Gerusalemme. L’esercito ha raccomandato ai civili di restare vicini ai rifugi antiatomici.
Resta chiuso lo spazio aereo in Iran
Ministro Esteri dell’Iran: “Disponibili a rinunciare ad arma nucleare”
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato che la Repubblica Islamica è aperta a un negoziato che sancisca la rinuncia all’arma atomica ma non intende abbandonare il proprio programma nucleare civile. Araghchi, in un incontro con diplomatici stranieri trasmesso dalla televisione pubblica iraniana, è poi tornato ad accusare Israele di aver sabotato con i suoi attacchi il negoziato in corso con gli Usa.
“Siamo pronti a qualsiasi accordo finalizzato ad assicurare che l’Iran non ottenga armi nucleari” ma non a intese che “privino l’Iran dei propri diritti nucleari”, ovvero allo sviluppo di questa tecnologia per scopi civili.
“È del tutto chiaro che il regime israeliano non vuole alcun accordo sulla questione nucleare. Non vuole negoziati e non punta alal diplomazia”, ha aggiunto il ministro, che è tornato a definire l’attacco avviato venerdì un “tentativo di minare la diplomazia e far deragliare le trattative”.
Jerusalem Post, Israele tenta di uccidere capo filoiraniani Houthi
Le forze armate israeliane hanno sferrato ieri sera un attacco allo Yemen nel tentativo di uccidere Abdul-Malik Badr al-Din al-Houthi, capo dei miliziani filoiraniani Houthi. Lo riferiscono fonti ben informate al Jerusalem Post.
Idf, avvisiamo i cittadini iraniani
“Questo è il messaggio che diffondiamo ai cittadini iraniani. Mentre l’Iran sceglie di colpire senza preavviso, noi scegliamo di avvertire un popolo innocente, anche se ciò significa rinunciare all’elemento sorpresa. Li avvertiamo, in persiano, attraverso numerosi canali. Perché la vita umana viene prima di tutto per noi. Questa è la differenza tra noi e il nostro nemico”. Lo scrive l’esercito israeliano su X.
Trump: “Pronti a reagire”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo aver avvertito l’Iran di essere pronto a reagire con la massima durezza in caso di attacchi a obiettivi americani in Medio Oriente, ha affermato su Truth Social che “a ogni modo, possiamo facilmente chiudere un accordo tra Iran e Israele e porre fine a questo sanguinoso conflitto”.
Houthi rivendicano il lancio di due missili su Tel Aviv
Gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato il lancio di due missili balistici su Tel Aviv, in coordinamento con gli alleati iraniani. Lo riporta la stampa israeliana, secondo la quale alle Israel Defense Forces non risultano tuttavia lanci di missili dallo Yemen nelle ultime 24 ore.
Sale a 10 il bilancio delle vittime
È salito a 10 morti il bilancio degli attacchi iraniani notturni sul territorio israeliano. I soccorritori, riportano i media israeliani, hanno riferito che altri due corpi sono stati estratti dalle macerie dell’edificio colpito da un missile balistico a Bat Yam, dove si continua a cercare 20 dispersi e si registra al momento un totale di sei morti. Altre quattro persone sono perite nell’attacco a Tamra, nel Nord del Paese. I feriti sono almeno 200.
La raffineria di Teheran non è stata danneggiata da attacchi
La raffineria di Teheran non è stata danneggiata dagli ultimi attacchi israeliani e l’incendio scoppiato nell’area ha interessato un deposito di carburante nelle vicinanze. Lo riferisce l’agenzia stampa iraniana Mehr.
“Attacchi più pesanti ed estesi se Israele continuerà”
Poco prima del raid, il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche iraniane aveva avvertito che gli attacchi di Teheran contro Israele diventeranno “più pesanti ed estesi” se Israele continuerà a colpire obiettivi nucleari e militari in tutto l’Iran.
La quinta ondata di attacchi, avvenuta nella tarda serata di sabato, ha colpito il nord del Paese, in particolare nella città di Tamra, vicino ad Haifa, dove la polizia israeliana ha finora confermato la morte di quattro donne, due quarantenni, una ventenne e una tredicenne. Secondo i media israeliani le quattro facevano parte della stessa famiglia.
La sesta ondata di attacchi, avvenuta nelle prime ore di domenica mattina, ha preso di mira Bat Yam, a sud di Tel Aviv, e una città nella Sefela, a ovest di Gerusalemme.Secondo il Magen David Adom (MDA), i servizi di emergenza israeliani, quattro persone sono state uccise a Bat Yam: una donna di 69 anni, una donna di 80 anni e due bambini di circa 10 anni. Inoltre, 100 persone sono rimaste ferite, quattro delle quali in gravi condizioni e sette in condizioni moderate.Il canale di notizie israeliano Channel 12 e il Times of Israel stimano il numero dei feriti a 200, citando i servizi di emergenza.
Colpito il ministero della Difesa a Teheran
Non si è fatta attendere la risposta di Israele che, a sua volta, ha bombardato l’Iran, sebbene non sia ancora noto se gli attacchi abbiano causato vittime.Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato di aver attaccato gli uffici del Ministero della Difesa in Iran e la sede centrale dell’Organizzazione per l’Innovazione e la Ricerca sulla Difesa (SPND), oltre ad altri obiettivi “legati al progetto di armi nucleari del regime iraniano”.
I media iraniani come Press TV e l’agenzia di stampa Tasnim hanno anche riportato un incendio nella raffineria di Shahran, vicino a Teheran, anch’essa colpita.
Da quando Israele ha lanciato la sua vasta offensiva contro l’Iran giovedì sera, più di 100 persone sono morte in Iran a causa degli attacchi, tra cui membri della leadership militare iraniana e scienziati nucleari che lavorano ai progetti di arricchimento dell’uranio del Paese.
L’assassinio dell’Ayatollah Ali Khamenei, non è “off limits”
Un’escalation anche nei toni con il Times of Israel che riporta le dichiarazioni di un funzionario secondo cui ‘eliminare’ la guida suprema iraniana è per Israele una possibilità. L’assassinio dell’Ayatollah Ali Khamenei, non è “off limits”, scrive il giornale israeliano che cita il WSJ.
“Le operazioni contro l’Iran dureranno settimane”
Intanto funzionari israeliani e statunitensi hanno dichiarato alla Cnn che le operazioni contro l’Iran dureranno “settimane, non giorni” e procedono con l’approvazione implicita degli Stati Uniti. Approvazione ma non coinvolgimento, secondo quanto riportato da AxiosL “Israele ha chiesto agli Usa di unirsi alla guerra””Israele ha esortato l’amministrazione Trump a partecipare alla guerra con l’Iran per eliminare il suo programma nucleare”, ha scritto su X Barak Ravid di Axios, aggiungendo che “un funzionario statunitense mi ha detto che al momento l’amministrazione non sta prendendo in considerazione una simile mossa“.
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