Provincia di Taranto: Il grido d’allarme della vitivinicoltura: Maiorano (FDI) promette “Ascolto e azioni concrete”

L’allarme dei viticoltori tarantini mette in luce una crisi profonda, con il crollo dei prezzi e l’aumento dei costi che minacciano un settore chiave per l’economia pugliese.

di Redazione

La provincia di Taranto, cuore pulsante della produzione vinicola in Puglia, si trova ad affrontare una crisi crescente che sta mettendo a dura prova i suoi agricoltori. Le recenti dichiarazioni dell’Onorevole Giovanni Maiorano (Fratelli d’Italia) hanno acceso i riflettori su una situazione che, secondo le segnalazioni dei coltivatori locali, è sempre più critica. L’incontro con l’Associazione Viticoltori Indipendenti (AVI) e la ricezione di una comunicazione ufficiale hanno trasformato un “grido d’allarme” locale in una questione di rilevanza politica e nazionale.

Lo scenario della crisi: prezzi in crollo e costi in salita

Maiorano non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione. «Sono sempre più insistenti le segnalazioni provenienti dai coltivatori viticoli tarantini che evidenziano situazioni di criticità per il loro comparto,» ha dichiarato. «A tal proposito ho ricevuto una comunicazione ufficiale e ho anche incontrato una delegazione dell’Associazione Viticoltori Indipendenti (AVI).»

La richiesta avanzata dai viticoltori di dichiarare uno “stato di crisi” per il comparto delle uve da vino non è un gesto simbolico, ma il riflesso di un problema economico concreto. “La loro richiesta di aprire uno ‘stato di crisi’ per il comparto delle uve da vino è un segnale preoccupante che evidenzia le difficoltà che stanno affrontando. Il crollo dei prezzi delle uve e l’aumento dei costi fissi mettono a rischio la sussistenza di intere aziende e di tante famiglie. È nostro dovere ascoltare e cercare di capire cosa sta succedendo,” ha precisato Maiorano.

Questa dinamica non solo erode i margini di profitto, ma minaccia la sussistenza di intere famiglie che dipendono dal lavoro della terra. “Le conseguenze e il perdurare di tale situazione rischiano seriamente di portare alla perdita di numerosi posti di lavoro e all’incremento dei fenomeni migratori da parte dei giovani e meno giovani,” ha avvertito l’Onorevole. “Uno scenario che ci espone a un grave rischio di spopolamento delle nostre campagne, con il conseguente impoverimento non solo economico, ma anche sociale e culturale del nostro territorio.”

La risposta politica: un ponte tra territorio e governo

Consapevole della gravità della situazione, l’Onorevole Maiorano ha annunciato la sua intenzione di farsi portavoce di queste istanze a livello governativo. «Per questo motivo, ho deciso di farmi portavoce di questa istanza. Scriverò e chiederò di incontrare il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, On. Francesco Lollobrigida, per perorare la causa dei nostri viticoltori.»

L’impegno annunciato mira a trasformare l’ascolto delle preoccupazioni locali in un’azione politica efficace, dimostrando una forte sinergia tra la rappresentanza politica e le esigenze del territorio. Maiorano ha concluso sottolineando il valore della produzione locale: «Il nostro territorio, oltre alle bellezze naturali, ha prodotti eccellenti da offrire, e il Primitivo di Manduria è uno di questi. È nostro dovere tutelare queste eccellenze ma anche chi, con il proprio lavoro, contribuisce a renderle tali.»

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