Tra manovra, incontri e tensioni, il governo anticipa risorse per il comparto sicurezza e affronta il nodo delle riserve di Bankitalia
di Redazione
ROMA (EN24) – Il quadro politico ed economico si muove tra attese, incontri e decisioni strategiche. Mentre il Parlamento si prepara a discutere la legge di bilancio, il governo ha già iniziato a mettere sul tavolo le prime carte, con l’obiettivo di anticipare risorse fondamentali per gli arretrati del comparto sicurezza e difesa, e di affrontare la delicata questione delle riserve auree di Bankitalia.
In vista dell’approvazione definitiva del decreto-legge, il governo ha stanziato 73,3 milioni di euro destinati a coprire un semestre di straordinari arretrati per polizia, carabinieri, Guardia di Finanza, penitenziaria e vigili del fuoco. Di questi, 29,28 milioni vanno alla Polizia di Stato, 18,3 milioni ai Carabinieri, 12,3 milioni ai Vigili del Fuoco, 10,98 milioni alle Fiamme Gialle e 2,44 milioni alla Penitenziaria. Un intervento che mira a dare immediato sollievo alle forze dell’ordine, in attesa di interventi più strutturali.
Sul fronte contrattuale, il governo ha annunciato l’intenzione di avviare i tavoli di negoziazione per il rinnovo 2025-2027 già a partire da gennaio, sfruttando le risorse già stanziate nella scorsa manovra. La priorità sarà completare il processo di rappresentatività nelle forze di polizia e avviare i negoziati, mentre per interventi come il rafforzamento del fondo di previdenza complementare si prevedono tempi più lunghi. Nei prossimi mesi, l’uscita dell’Italia dalla procedura Ue per disavanzi eccessivi potrebbe aprire nuovi spazi di manovra.
Tra i punti caldi della discussione, spicca il nodo delle riserve auree di Bankitalia. Dopo le recenti lettere tra il governo e la Banca Centrale Europea, Roma ha ribadito che le riserve sono in capo alla Banca d’Italia, conformemente alle norme dei Trattati europei. Tuttavia, la questione continuerà a essere al centro del confronto tra le istituzioni, con il ministro Giorgetti che potrebbe affrontare direttamente la presidente della BCE Christine Lagarde durante il prossimo Eurogruppo e Consiglio Ecofin a Bruxelles, programmati tra domani e venerdì.
Il correttivo sulla gestione delle riserve auree, che appare ormai destinato a entrare nel testo finale della manovra, si inserisce in un contesto di tensioni politiche e di delicatezza economica. La gestione delle riserve, infatti, rappresenta un tema sensibile che va oltre le semplici questioni tecniche, toccando aspetti di sovranità e di rapporti tra Italia e Unione Europea.
Il panorama delle prossime settimane si presenta ricco di sfide e di decisioni cruciali. Tra la definizione dei contenuti della manovra, le negoziazioni sui contratti del personale della sicurezza e le delicate questioni di politica economica internazionale, il governo si trova a dover gestire un delicato equilibrio tra esigenze operative immediate e strategie di medio-lungo termine. La partita delle risorse, delle riforme e delle riserve auree sarà decisiva per il futuro del Paese, tra tensioni politiche e impegni internazionali.

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