Tragico bilancio in via Machiavelli: Carmelo Nigro deceduto, il figlio e Pietro Caforio gravemente feriti. Fermato Michele Caforio. Ipotesi regolamento di conti per lo spaccio.
Taranto (EN24) – Svolta nelle indagini sulla sanguinosa sparatoria che ha sconvolto il quartiere Tamburi di Taranto nella serata di ieri, 16 luglio. Un uomo è deceduto e tre persone sono rimaste ferite nel conflitto a fuoco avvenuto in via Machiavelli, nella zona delle “case parcheggio”. Nelle scorse ore, gli investigatori hanno eseguito il fermo di una persona.
La vittima del tragico episodio è Carmelo Nigro, un pregiudicato di 45 anni. Tra i feriti, Pietro Caforio, è stato colpito alla testa e le sue condizioni sono disperate, lottando tra la vita e la morte. L’altro ferito grave è il ventenne Michael Nigro, figlio della vittima. Un quarto uomo, un 65enne, ha riportato una ferita meno grave alla gamba. Tutti sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata.
Le indagini, condotte senza sosta dagli investigatori della Squadra Mobile di Taranto e coordinate dai PM Salvatore Colella e Milto De Nozza della DDA di Lecce, hanno portato al fermo di Michele Caforio, fratello di Pietro Caforio.
Sparatoria in via Machiavelli – foto di Francesco Manfuso
Al momento, l’ipotesi più accreditata dagli inquirenti è che lo scontro a fuoco sia maturato nell’ambito di un regolamento di conti per il controllo delle piazze di spaccio. La lite sarebbe degenerata violentemente a colpi di pistola tra esponenti delle famiglie Nigro e Caforio.
La tragica serata ha generato una comprensibile preoccupazione nella comunità tarantina. A tal proposito, l’On. Maiorano ha voluto rassicurare: «Dobbiamo avere piena fiducia negli organi inquirenti, che già stanno svolgendo un’efficace attività investigativa. Sono certo che in tempi molto rapidi arriveranno risposte esemplari per fare giustizia su quanto accaduto». L’Onorevole ha poi sottolineato come, nonostante questi episodi criminosi generino percezioni di insicurezza, sia «doveroso ricordare che le indagini necessitano del rispetto dei tempi e delle leggi. I cittadini devono avere fiducia nell’operato delle Istituzioni e delle forze dell’ordine, la guardia resterà alta».
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