Taranto, conto alla rovescia per i Giochi del Mediterraneo 2026. Lazzàro (FDI): «Ora la sfida è far vivere queste strutture in futuro»

L’esponente di Fratelli d’Italia rilancia e pensa in grande: “La nostra città e i colori rosso-blu meritano uno sport e un calcio di livello”.

di Salvatore Stano

(EN24) Taranto si prepara a vivere la grande occasione dei Giochi del Mediterraneo 2026. A margine dell’evento di celebrazione del conto alla rovescia, l’attenzione si sposta non solo alla consegna prossima delle infrastrutture in costruzione, ma anche sull’eredità che l’evento lascerà alla città. L’organizzazione è guidata da una figura centrale: Massimo Ferrarese, l’imprenditore, politico e dirigente sportivo nominato dal Governo Meloni come Commissario Straordinario per assicurare la “tempestiva realizzazione” degli interventi necessari.

Dal maggio 2023, Ferrarese ha assunto l’incarico con poteri speciali e, a novembre dello stesso anno, è stato eletto anche presidente del Comitato organizzatore. La sua missione è chiara: portare a termine il vasto piano di riqualificazione delle infrastrutture sportive e urbane. “Quello che chiedo ai cittadini e a tutte le istituzioni è: dateci una mano,” ha dichiarato Ferrarese, evidenziando la necessità di una forte collaborazione per il successo di un’impresa definita da lui stesso “eccezionale”.

Il commissario Massimo Ferrarese

Il nuovo Stadio Iacovone, in particolare, rappresenta un fiore all’occhiello di questo ambizioso progetto. La struttura sarà completamente rinnovata, con una capienza di 21.000 posti a sedere, tutti dotati di seggiolini e interamente coperti, un passo che allinea l’impianto ai più moderni standard europei.

Ma per Ferrarese, la riqualificazione non si limita al calcio. Prosegue a ritmo serrato il percorso anche per gli altri impianti: un recente incontro tra il Commissario Ferrarese e l’architetto Paolo Pettene, esperto nel settore, ha portato alla definizione dei colori degli otto nuovi campi da tennis del Centro Magna Grecia. La scelta è ricaduta sui colori verde e blu, ispirati alle tonalità dei campi degli US Open.

Rendering panoramico del centro sportivo – durante i Giochi del Mediterraneo

Altrettanto strategico è l’intervento sullo Stadio del Nuoto, che sarà pronto per ospitare le gare di nuoto e pallanuoto. Si stanno realizzando due nuove vasche da competizione, una coperta e una all’aperto, fornite dall’azienda specializzata spagnola Fluidra. La vasca interna misurerà 50×25 metri, mentre quella esterna sarà di circa 51,5×21 metri, entrambe conformi agli standard internazionali. Un passo importante che sottolinea l’intenzione di creare un impianto moderno e di alto profilo, destinato a diventare uno dei lasciti più significativi per la città, favorendo l’aggregazione giovanile e la promozione di uno stile di vita sano.

Fluidra stadio del nuoto Crediti dei render MDU Architetti

Stadio del nuoto_Taranto_Giochi del Mediterraneo 2026 credit MDU Architetti

Stadio del nuoto di Taranto per i Giochi del Mediterraneo 2026 (Credits MDU Architetti)

A tal proposito, le dichiarazioni di Luca Lazzàro, ex candidato sindaco e attuale consigliere comunale per Fratelli d’Italia, riecheggiano un misto di ottimismo e ambizione. Grande appassionato di sport, Lazzàro ha sottolineato l’importanza dei Giochi come volano di sviluppo per il capoluogo ionico.

I Giochi del Mediterraneo sono una grande occasione per Taranto,” ha affermato Lazzàro. “Con il Governo Meloni le opere sono tutte cantierizzate, nonostante i ritardi della passata amministrazione.” Le sue parole mettono in evidenza la svolta impressa dall’attuale esecutivo nel dare concretezza alla realizzazione degli impianti sportivi, destinati a trasformare il volto della città.

La sfida, per Lazzàro, non si esaurisce con la consegna delle strutture. “Ora la sfida è far vivere queste strutture,” ha continuato il consigliere, con un pensiero rivolto in particolare al Taranto Calcio. “Penso al Taranto Calcio, che deve costruire un futuro serio. La nostra città e i colori rosso-blu meritano un calcio di livello.

Il riferimento a un “calcio di livello” evoca un orizzonte di prestigio che va oltre la semplice promozione. I tarantini immaginano lo Stadio Iacovone, ristrutturato per l’occasione, come teatro di eventi di risonanza internazionale. Con i suoi 21.000 posti, l’impianto potrebbe diventare un candidato ideale per ospitare partite di qualificazioni della Nazionale maschile e femminile di calcio ai campionati mondiali ed europei. La modernizzazione dello stadio potrebbe, inoltre, attrarre competizioni di alto profilo come le finali del Campionato Europeo Under 21 o Under 19.

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Italia – Ungheria (amichevole) Stadio Iacovone, Taranto, 26 aprile 1989 Formazione

 

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Italia U21 – FranciaU21 Stadio Iacovone, Taranto, 17 novembre 1999: Formazione

Un sogno che, seppur ambizioso, sottolinea la volontà di Lazzàro di proiettare Taranto su un palcoscenico sportivo che la città merita. Un’occasione per il calcio tarantino di crescere e, al contempo, per l’intero territorio di diventare un punto di riferimento per eventi sportivi di prestigio nazionale e internazionale.

Il progetto del nuovo Iacovone

Il progetto del nuovo Iacovone

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