La tragica perdita di Marco Lomagistro sconvolge comunità e forze dell’ordine: indagini in corso e un grave segnale sulla salute mentale tra gli appartenenti alle forze dell’ordine
di Redazione
Tursi (Matera) – Una tragedia scuote la comunità di Tursi e i vertici delle forze dell’ordine: questa mattina, il maresciallo Marco Lomagistro, comandante dei carabinieri di 31 anni originario di Laterza (Taranto), si è tolto la vita nella caserma di Tursi, sparandosi (da quanto si è appreso) con la pistola d’ordinanza. Si tratta del 40esimo suicidio tra gli appartenenti alle forze dell’ordine registrato nel 2025, secondo i dati dell’Osservatorio suicidi in divisa (OSD), che nel 2024 aveva contato 50 casi.
Le prime ricostruzioni indicano che il maresciallo abbia compiuto il gesto estremo all’interno della caserma, lasciando senza parole colleghi e comunità. Le indagini sono affidate al comando di Matera, che sta lavorando per chiarire le dinamiche di questa drammatica vicenda.
L’intera comunità di Laterza, dove Lomagistro era originario, e quella di Tursi, dove prestava servizio, si sono stretti nel cordoglio. Il sindaco di Laterza, Franco Frigiola, ha espresso il suo dolore e il suo rispetto:
“La perdita di Marco è una ferita profonda per tutta la comunità. Era un giovane esempio di dedizione, correttezza e senso del dovere. La sua morte rappresenta una grave perdita per l’Arma e il nostro territorio.”
Anche il sindaco di Tursi, Salvatore Cosma, ha commentato la tragedia sui social:
“Notizie come questa lasciano sgomenti. È importante riflettere sul valore della vita e sulla necessità di supporto e attenzione alla salute mentale di chi indossa la divisa.”
Il caso di Lomagistro si inserisce in una preoccupante analisi sui rischi psicosociali che affrontano quotidianamente militari e forze dell’ordine. La morte di un giovane comandante, molto stimato dai colleghi e dalla comunità, solleva interrogativi sulla gestione del benessere psicologico di chi lavora sotto forte stress e pressione.
La serie di episodi di questo tipo continua a richiamare l’attenzione pubblica e istituzionale sulla necessità di programmi di supporto e prevenzione, affinché episodi come questo non si ripetano e si possa offrire un aiuto concreto a chi si trova in difficoltà.

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