Il presidente americano spiazza tutti decidendo di partire anticipatamente. Nel vertice volti tirati e questioni aperte
AGI – La cena con i leader del G7, poi il ritorno a Washington, dove ha convocato il consiglio di sicurezza nella situation room, chiedendo al suo staff di incontrare al più presto rappresentanti iraniani: Donald Trump ha spiazzato tutti i Capi di Stato e di governo presenti a Kananaskis comunicando di voler anticipare la partenza di 24 ore. Non rimarrà fino alla fine del summit. Non incontrerà dunque il presidente ucraino Zelensky (che vedrà la premier Meloni) in arrivo sulle montagne rocciose canadesi per partecipare a una sessione di lavoro alla quale prenderà parte il segretario generale della Nato, Mark Rutte.
“Devo tornare, probabilmente vedete quello che vedo io e devo tornare il prima possibile”, ha detto rivolgendosi agli altri leader e riferendosi al conflitto tra Israele e Iran. Per tutta la giornata sono andate avanti le trattative per arrivare a una dichiarazione congiunta sulla necessità di una de-esclation. Il testo redatto dagli sherpa è bilanciato, hanno sottolineato fonti italiane, tuttavia il presidente americano non ha firmato il documento che prevedeva il riconoscimento di Tel Aviv all’autodifesa ma chiedeva di aprire a un negoziato.
La presidenza canadese ha lavorato ad una bozza che non comprendesse né Gaza né l’Ucraina, l’inquilino della Casa Bianca ha fatto capire di guardare oltre. Dicendosi convinto che Teheran firmerà un’intesa, “è disposto a trattare, sarebbe folle se non lo facesse“. E lanciando un appello: “Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran”. L’obiettivo è netto: occorre evitare che l’Iran si doti di armamenti nucleari.
Cosa emerge dal vertice
L’inquilino della Casa Bianca accelera, viene ringraziato dal padrone di casa, il primo ministro canadese Mark Carney per la sua presenza, “bene se l’obiettivo” della partenza anticipata è il cessate il fuoco, argomenta il presidente francese Emmanuel Macron. Quest’ultimo è molto netto, chiede uno stop agli attacchi contro i civili in Iran e in Israele, sottolinea che “le passate azioni militari per avviare un cambio di regime sono state un errore strategico”, dice che “i partner europei sono pronti a prendere parte a seri negoziati sul nucleare iraniano se si arriverà a una tregua”.
E anche sulla guerra in Ucraina rilancia: occorre “andare molto oltre con le sanzioni” contro la Russia. Mentre proprio il presidente americano (dopo aver aperto perfino a una adesione della Cina: “Sarebbe un’idea”) aveva sostenuto che lasciare fuori Mosca dal formato dei Grandi “è stato un errore”.
Il conflitto che divide
Ma a dividere i Grandi al vertice di Kananaskisè stato soprattutto il dossier sul conflitto tra Teheran e Tel Aviv. I leader europei non nascondono la propria preoccupazione sullo stato dell’economia, sulla possibilità per esempio di una ricaduta sul prezzo del petrolio e del gas. Per questo motivo spingono per abbassare la tensione. Disponibili a cedere sulla prospettiva di un riferimento in una dichiarazione sia sull’Ucraina che su Gaza, con la premier Meloni che ha cercato e trovato sponde per un allentamento della pressione sulla Striscia.
Una foto ‘tirata’
La foto di famiglia che conclude la prima giornata fa trasparire volti tirati. Trump usa parole al miele: “Penso che abbiamo fatto molto. Con il Regno Unito abbiamo firmato un accordo e lavoriamo su altri. Ma abbiamo una relazione molto buona con tutti. Vorrei restare domani ma penso che tutti capiscano. È una questione molto importante”, dice.
Michael Kappeler / POOL / AFP – Foto finale G7
In serata ha un confronto con la premier Meloni, a margine del summit ha visto il premier britannico Starmer, il Cancelliere tedesco Merz, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che ha spiegato di lavorare a stretto contatto con Washington per un accordo che possa essere reciprocamente vantaggioso sul tema dei dazi. Ma l’urgenza per il presidente americano è legata alla necessità di un’intesa con Teheran. “Il presidente Trump ha trascorso una splendida giornata al G7, firmando anche un importante accordo commerciale con il Regno Unito e il primo ministro Keir Starmer. Molto è stato fatto, ma a causa di quanto sta accadendo in Medio Oriente, il presidente Trump partirà” prima della chiusura del summit, ha comunicato la Casa Bianca.
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