Il Governo avvia un processo di semplificazione e razionalizzazione atteso da decenni, con l’obiettivo di modernizzare il quadro normativo e porre il paziente al centro del sistema.
ROM (EN24) – Il 31 luglio 2025 segna una data di svolta per il sistema sanitario italiano. Il Governo ha presentato alla Camera dei Deputati lo schema del disegno di legge delega per l’istituzione del Testo Unico della legislazione farmaceutica. Un’iniziativa che mira a semplificare, razionalizzare e rendere più efficace un quadro normativo frammentato e in parte obsoleto, risalente addirittura ai Regi Decreti del 1934. La proposta, attesa da decenni, prende forma concretamente e rappresenta un passo decisivo verso una governance più moderna e reattiva del settore.
L’annuncio è avvenuto durante il convegno “Verso il Testo Unico della legislazione farmaceutica”, promosso dal Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. “Con concretezza e responsabilità portiamo avanti quanto annunciato lo scorso maggio”, ha dichiarato Gemmato, sottolineando come l’obiettivo sia costruire una “cornice normativa unitaria e moderna” focalizzata sui bisogni dei cittadini e del settore. I principi cardine della riforma sono chiari: migliorare l’accesso al farmaco, monitorare e controllare la spesa farmaceutica, e rafforzare l’assistenza sul territorio.

On. Marcello Gemmato (Sottosegretario alla Salute)
Il processo di riforma coinvolgerà attivamente i Ministeri della Salute, dell’Economia, delle Imprese, dell’Ambiente e della Giustizia. Dopo il passaggio parlamentare, il coinvolgimento della Conferenza Stato-Regioni sarà cruciale per l’approvazione dei decreti attuativi. Tra i punti salienti del provvedimento, spiccano:
- Migliore accesso ai farmaci, con un’attenzione particolare alle patologie rare, croniche e invalidanti.
- Una revisione dei tetti di spesa e dei meccanismi di payback per un sistema più equo e sostenibile.
- Digitalizzazione e interoperabilità dei sistemi informativi sanitari per processi più rapidi e trasparenti.
- La valorizzazione delle farmacie territoriali per una rete capillare e una maggiore equità di accesso su tutto il territorio nazionale.
La riforma è stata definita dal Sottosegretario Gemmato come un esempio di “ascolto e coinvolgimento”, nato dalla volontà di collaborare con tutti gli attori del comparto per mettere la centralità del paziente al primo posto.
A dare il via ai lavori è stato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha evidenziato il ruolo strategico del settore farmaceutico come “eccellenza industriale, scientifica ed economica” e, soprattutto, come strumento fondamentale per garantire il diritto alla salute. Schillaci ha sottolineato che questa iniziativa si inserisce in una serie di interventi strutturali avviati dal Governo nei primi mille giorni per una sanità più moderna e sostenibile. Questi includono il potenziamento delle cure territoriali, la dematerializzazione dei processi e la promozione della produzione interna di farmaci essenziali.
Il Ministro ha ribadito l’impegno dell’Italia anche a livello internazionale, citando la battaglia contro i dazi statunitensi, gli impegni nel G7 sulla resistenza antimicrobica e l’importanza della nuova legislazione europea in corso di definizione. L’auspicio è che questa normativa “garantisca un accesso equo ai farmaci per tutti i cittadini europei”. Il disegno di legge delega, superando la frammentazione normativa, ha l’obiettivo di rendere i processi più chiari e ottimizzare la spesa pubblica, segnando un passaggio cruciale per il futuro del sistema farmaceutico nazionale.
Be the first to comment on "Verso il Testo Unico della Farmaceutica: una riforma storica per un settore strategico"