Con 110 voti favorevoli, il governo ottiene la fiducia sulla legge di Bilancio da 22 miliardi. Esame sprint previsto per il 30 dicembre
di Redazione
ROMA (EN24) – Il Senato ha dato il suo via libera definitivo alla legge di Bilancio 2021, approvando il testo con 110 voti favorevoli, 11 contrari e due astensioni. Ora la manovra passa all’esame della Camera, con la sessione finale prevista per il 30 dicembre. La legge, fondamentale per le politiche economiche e sociali del prossimo anno, si è sviluppata fino all’ultimo minuto, subendo alcune modifiche anche dopo la fusione delle norme nel maxiemendamento presentato al voto di fiducia.
Durante i lavori in Aula, alcune norme sono state eliminate all’ultimo momento, tra cui quella che avrebbe bloccato il versamento degli arretrati a lavoratori “sottopagati” secondo decisioni giudiziarie, e un pacchetto di interventi destinati a rafforzare stipendi e finanziamenti della Covip, la commissione di vigilanza sui fondi pensione. Inoltre, sono state escluse alcune norme che avrebbero ridotto e derogato le incompatibilità per amministratori e funzionari pubblici, e il taglio del periodo di attesa prima del collocamento fuori ruolo dei magistrati, riducendolo da 10 a 4 anni.

Il via libera. I risultati della votazione ieri a Palazzo Madama
Nonostante queste modifiche, l’approvazione in Senato rappresenta un passo importante per una legge di bilancio che ha attraversato quasi due mesi di discussioni in commissione, prima delle recenti tensioni nel Governo sui temi delle pensioni. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha scherzato sulla transizione green, sottolineando i successi raggiunti con questa manovra, tra cui i miglioramenti nei saldi di bilancio e la riduzione delle tasse per i lavoratori.
I correttivi apportati hanno portato a un saldo netto da finanziare di 154,4 miliardi di euro nel 2021, leggermente inferiore rispetto alle previsioni iniziali. Per il 2027 e il 2028, i saldi si attestano rispettivamente a 137,9 e 91,9 miliardi di euro, con un miglioramento rispetto alle stime precedenti. Giorgetti ha rivendicato con orgoglio di aver fatto cose che sembravano impossibili, sottolineando il ritorno di pace in all’interno del Carroccio e la coesione del Governo.
Tra le misure più significative ci sono interventi per sostenere le imprese, come l’estensione dell’iperammortamento fino al 30 settembre 2028 e il rifinanziamento di Transizione 4.0 con 1,3 miliardi di euro. Sono stati inoltre destinati fondi per il settore sanitario, con un incremento di oltre 7.1 miliardi di euro in tre anni. La relazione tecnica del maxi-emendamento rivela inoltre cifre significative riguardo alle nuove norme, come il trasferimento del TFR ai fondi pensione, previsto per circa 100mila persone all’anno, e le esenzioni sulla prima casa.
Il dibattito politico ha visto anche commenti di esponenti di opposta opinione. Il senatore di Fratelli d’Italia Giorgio Salvitti ha evidenziato come la manovra abbia portato a una significativa riduzione delle tasse sui lavoratori, sostenendo che l’Italia si trovi in una posizione migliore rispetto ad altri paesi europei. D’altro canto, Carlo Calenda di Azione ha sottolineato la necessità di una strategia più chiara, mentre Matteo Renzi di Italia Viva ha criticato la manovra definendola “brutta senza anima”, accusando il Governo di aver perso tempo e di aver fatto scelte discutibili.
Ora, con il voto di fiducia ottenuto, la legge di bilancio è pronta per l’esame finale alla Camera, dove si concluderà il percorso legislativo prima di entrare in vigore per il nuovo anno.

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