di Redazione
Roma ( EN24)L’Aeroporto “Arlotta” di Taranto-Grottaglie continua ad essere al centro di un acceso dibattito politico e pubblico. La recente approvazione in linea tecnica del Masterplan al 2030 da parte dell’ENAC rappresenta una svolta strategica per lo scalo, ma solleva interrogativi sul futuro del trasporto passeggeri.
Il piano prevede un investimento complessivo di 169 milioni di euro , con l’obiettivo di trasformare Grottaglie in un polo aeronautico multifunzionale. Tra le novità, spiccano infrastrutture per il cargo, lo sviluppo dell’industria aeronautica, la ricerca aerospaziale e il turismo suborbitale. In particolare, il progetto introduce la flessibilità per le operazioni di volo suborbitale, ponendo Grottaglie come potenziale primo spazioporto italiano .
Tuttavia, la mancanza di riferimenti ai voli passeggeri ha alimentatori critici, soprattutto da parte del mondo politico locale. Fratelli d’Italia (FdI) , in diverse conferenze stampa, ha espresso preoccupazione per l’assenza di un impegno concreto sulla mobilità civile, considerato un diritto fondamentale per la comunità tarantina.
L’onorevole Dario Iaia , deputato e presidente provinciale di FdI, raggiunto telefonicamente alla Camera, ha dichiarato: «Leggiamo che è stato approvato in linea tecnica dall’ENAC il Masterplan dell’Aeroporto di Taranto-Grottaglie al 2030. La decisione è stata presa dopo la presentazione da parte di Aeroporti di Puglia, che ha aggiornato il piano di sviluppo per rispondere alle esigenze di crescita degli operatori aeronautici. Il Masterplan prevede interventi significativi in vari ambiti, tra cui infrastrutture, cargo, industria aeronautica, ricettività, ricerca e formazione e sperimentazione in campo aeronautico (Area Spazioporto). Ma nella nota ufficiale diffusa da AdP non vengono menzionati i voli per i passeggeri, non c’è alcuna traccia. Questa situazione è inaccettabile per i cittadini della provincia jonica, che da anni chiedono il diritto alla mobilità aerea.»
Secondo Iaia, la decisione della Regione Puglia di puntare su Grottaglie esclusivamente per attività legate al carico, ai voli suborbitali e al “dismantling” (smantellamento di aeromobili a fine vita) rappresenta una scelta miope e non in linea con le esigenze della comunità locale.
FdI critica fortemente Aeroporti di Puglia e la Regione Puglia di immobilismo e mancanza di trasparenza nella gestione dello scalo. Nonostante i fondi investiti, il Masterplan non prevede un piano chiaro per l’attivazione dei voli passeggeri, lasciando i cittadini di Taranto privi di collegamenti diretti con le principali città italiane.
Il partito, nei giorni scorsi, ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga rappresentanti politici, associazioni del territorio ed enti aeroportuali per definire un percorso condiviso verso l’apertura ai voli passeggeri.
Tra gli interrogativi che alimentano il dibattito: Perché, nonostante gli investimenti, non è stato pianificato un calendario operativo per i voli civili? Quali prospettive concrete ci sono per il turismo suborbitale, quali considerazioni, quali costi e che tempi di realizzazione? Perché Aeroporti di Puglia continua a privilegiare gli scali di Bari e Brindisi per il trasporto passeggeri?
L’aeroporto di Grottaglie, con la sua posizione strategica e le sue infrastrutture, rappresenta una risorsa unica per l’intero territorio. Tuttavia, senza un impegno concreto per il trasporto passeggeri, rischia di trasformarsi in un ennesimo esempio di potenzialità inespresse.
Fratelli d’Italia ribadisce la necessità di ascoltare le richieste della comunità, promuovendo una strategia che combina sviluppo economico e sociale, per garantire finalmente ai cittadini tarantini un accesso adeguato alla mobilità aerea.
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