Bari, Winter School in Radiofarmacia: un modello da replicare

Formazione competente in un settore ad alto contenuto di innovazione tecnologica

BARI – “La Società dei Farmacisti ospedalieri e dei Servizi territoriali delle aziende sanitarie-SIFO è molto attenta all’evoluzione del mondo del farmaco e la radiofarmacia può rappresentare sempre più una tra le opzioni terapeutiche avanzate nell’ambito delle cure personalizzate.

In questo ambito il farmacista può essere un valido interlocutore strategico e di supporto al medico di medicina nucleare che resta la punta di diamante del team multidisciplinare. E quindi risulta evidente il motivo del nostro supporto ad un Corso qualificato che per la prima volta in Italia propone agli specializzandi la comprensione delle opportunità professionali a loro disponibili in questo settore in così forte espansione”.

Lo ha dichiarato Arturo Cavaliere, presidente SIFO, commentando la chiusura della Winter School in Radiofarmacia promossa nei giorni scorsi dalla Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Il Corso, patrocinato dalla SIFO, ha visto la partecipazione di trentacinque specializzandi e partiva dalla necessità di comprendere quali sono le frontiere avanzate della Radiofarmacia (che oggi è una delle componenti più innovative dell’intero comparto sanitario), quali contributi la stessa è in grado di offrire alla personalizzazione delle cure e quali ricadute in termini di formazione e sicurezza professionale questo ambito può e deve generare nella farmacia ospedaliera.

L’obiettivo primario del Corso era quello di ampliare le conoscenze di base dei farmacisti ospedalieri in ambito di radiofarmaci, contribuendo a sviluppare cultura e metodologie applicative per l’implementazione di questa figura, ad oggi presente ancora in poche realtà, ma con un grande potenziale di espansione.

La Winter School si è sviluppata su cinque giornate di full immersion: quali risultati ha offerto dal punto di vista dei suoi obiettivi formativi complessivi Risponde Domenico Tricarico (Direttore della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, UNIBA) che alla Winter School ha portato i saluti introduttivi: “il progetto formativo ha raggiunto risultati soddisfacenti, soprattutto alla luce del fatto che si è trattata di una prima edizione.

Sulla base delle risposte fornite al questionario conclusivo, possiamo dire che il Corso ha fornito consapevolezza agli specializzandi di una realtà professionale possibile per coloro che intendono perseguirla. Ritengo che per esprimere al meglio le potenzialità già percepite, la Winter School debba essere implementata nel tempo per raggiungere obiettivi in linea con le qualifiche richieste nei reparti di medicina nucleare ed in radiofarmacia a livello nazionale”.

Entrando nel merito dei contenuti, c’è da sottolineare che le giornate della Winter School erano suddivise in contenuti ‘teorici’ e ‘full immersion pratiche’: questa scelta ha pagato in termini di risultati formativi e partecipativi? “Gli aspetti culturali che riguardano la radiofarmacia sono poco trattati nei corsi in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche”, risponde Marcello Leopoldo (tra i responsabili scientifici del Corso, Dipartimento di Farmacia – Scienze del Farmaco, UNIBA), “in quanto toccano aspetti avanzati della professione. Per questo motivo è stato necessario proporre una giornata del Corso incentrata su aspetti teorici, seguita da giornate più orientate agli aspetti pratici e applicativi.

Senza dubbio questo approccio ha permesso di fissare meglio i concetti e di assimilarli alla luce di esperienze pratiche. Al contrario, un programma completamente basato su aspetti pratici non avrebbe trovato un terreno fertile e avrebbe lasciato lacune irrisolte”.

Come già anticipato sono stati 35 gli iscritti (inizialmente il corso era previsto per trenta partecipanti, ma il numero di richieste ha convinto l’ateneo pugliese ad ampliare la capienza): qual è stata la risposta in termini di partecipazione, interesse, coinvolgimento e dialogo concreto da parte dei giovani professionisti? “Gli specializzandi hanno accolto con entusiasmo questa opportunità”, precisa Anna Sara Convertino (Specializzanda SSFO UNIBA), componente del Comitato Scientifico e coordinatrice della Segreteria organizzativa, “Tutti hanno manifestato forte interesse e motivazione sin da subito verso l’argomento.

Lo dimostrano sia le numerose domande di iscrizione pervenute anche da altre SSFO nazionali, sia l’attenzione ed il coinvolgimento con cui sono state seguite tutte le attività. Da ultimo è stata davvero significativa la partecipazione attiva ai dibattiti, la proposta di spunti di discussione e l’instaurazione di dialoghi concreti con i relatori”.

Dal punto di vista di alcuni tra i macro-temi più rilevanti, come è stato accolto dai discenti l’approfondimento sulle preparazioni in radiofarmacia e sui controlli di qualità?

Risponde Monica Santimaria, Coordinatore dell’Area Radiofarmacia SIFO (tra i responsabili scientifici dell’evento, Radiofarmacista, UOC Medicina Nucleare, Ospedale S. Bortolo, Vicenza): “I partecipanti al Corso hanno dimostrato un grande interesse e una grande curiosità nei confronti di un ambito della nostra professione ancora sconosciuto ai più.

Gli approfondimenti sugli aspetti di produzione e controllo in ambito ospedaliero di questi peculiari medicinali, ha messo in luce la necessità di garantire la qualità dei prodotti prima della somministrazione al paziente mediante l’applicazione di metodologie e procedure che sono proprie della professione del farmacista ospedaliero, oltre a indicare la necessità di integrare le nostre competenze con quelle più specialistiche della Medicina Nucleare. L’evento di Bari ha evidenziato il bisogno di formazione del farmacista ospedaliero in questo campo. Come riferito da molti partecipanti la proposta formativa della Winter School è stata l’occasione per aprire una ‘finestra su un mondo nuovo’, fatto di opportunità e possibilità professionali, riconoscendo in quella che viene spesso considerata una nicchia, l’ennesima sfaccettatura nobile della nostra professione”.

La prima edizione della Winter School si è conclusa con i migliori auspici per una prosecuzione nel tempo, visto l’interesse suscitato e considerata la necessità di una formazione specifica, che garantisca anche nel nostro Paese un presidio competente del ruolo di farmacista.

Ci sarà una prosecuzione di questa esperienza? Il parere di Maria Ernestina Faggiano (tesoriere SIFO e portatrice in sede inaugurale del saluto della Società scientifica) è chiaro: “Come già sottolineato dal presidente Cavaliere, la Radiofarmacia è uno dei temi che stanno al centro delle strategie professionali della nostra Società scientifica e quindi SIFO non poteva mancare a questo appuntamento, visto che l’aggiornamento degli specializzandi è un nostro obiettivo societario dichiarato. La Radiofarmacia si integra nelle strutture della Medicina Nucleare con naturalezza, dimostrando che tale disciplina è esempio di multidisciplinarietà pur nel corretto rispetto dei ruoli.

Crediamo poi che la presenza del coordinatore e dei componenti dell’Area Nazionale SIFO nel Comitato scientifico e tra i relatori della Winter School dimostri che la sinergia di Università e professionisti specializzati produce ottimi frutti che dovremo saper cogliere anche per il radicamento futuro di questo tipo di iniziative”.

Fonte: Agenzia DIRE (www.dire.it)

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