Il caso il 9 agosto al Dimiccoli, dove il bimbo è venuto alla luce con parto cesareo. Aperta un’inchiesta dopo la denuncia dei genitori ed eseguita l’autopsia
Avverte forti dolori quando ormai la gravidanza volgeva al termine, una giovane donna si reca in ospedale, ma il medico le consiglia di stimolare il parto con olio di ricino e tornare il giorno dopo. Solo che il giorno successivo, tornata in ospedale per effettuare un nuovo tracciato, il battito del piccolo risultava assente. E’ accaduto all’ospedale Dimiccoli di Barletta, dove il 9 agosto scorso il bambino è nato ormai morto (con parto cesareo). Sarà ora l’inchiesta aperta dalla Procura di Trani, in seguito alla denuncia dei genitori, ad accertare se ci siano responsabilità degli operatori sanitari in quanto accaduto. Un medico, intanto, è stato iscritto nel registro degli indagati per responsabilità colposa in ambito sanitario, come atto dovuto in vista dell’autopsia già eseguita dal medico legale Biagio Solarino.
L’autopsia e l’indagine interna della Asl
Dai primi accertamenti è emerso che il piccolo aveva due giri di cordone ombelicale intorno al collo. Rimane da chiarire se sia stata questa circostanza a determinare la morte del bimbo in grembo: i risultati dell’autopsia saranno depositati entro 90 giorni.
La direzione generale della Asl Bt, intanto, ha avviato un’indagine interna per verificare quanto accaduto a Barletta. «Come da prassi – spiegano dalla Asl della Sesta provincia pugliese – è stato programmato un audit interno con tutti i clinici coinvolti nel caso del bambino nato morto all’ospedale “Dimiccoli” per analizzare quanto accaduto».
FONTE: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
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