Cani randagi rilasciati, ma la fame persiste. L’appello dei volontari di Barletta

di ROCIOLA Savio

Tra amici pelosetti poco fortunati, sbarre di “reclusione” e mura lontane dal centro abitato, riflesso di una realtà in cui molti animali domestici vengono abbandonati o finiscono per strada, affiora un mondo affettuoso e di speranza, dove volontari di buon cuore e gente amante degli animali, lavorano instancabilmente, in un angolo spesso trascurato della nostra società, lontano dalle menti e dai cuori, donando un rifugio per gli amici a quattro zampe senza una casa.

Il problema ora però, nella città di Barletta, si è moltiplicato. Oltre a dover soddisfare i bisogni di cuccioli speranzosi e di cani più anziani che attendono una seconda possibilità, attualmente sta affiorando il problema del randagismo e della carenza di cibo per sfamarli, situazione che richiede una risposta immediata e coordinata da parte della comunità, dopo essere stato segnalato da numerosi cittadini e organizzazioni animaliste.

I volontari del Canile di Barletta, speranzosi, hanno annunciato la reimmissione sul territorio di cani che in una casa, in famiglia o sul divano, non vorranno mai starci, definendola una vittoria per loro, povere anime che sarebbero uscite dal canile, ma in un sacco di plastica nera”. Attualmente questi cani sono 8 e sono stati rilasciati in delle zone di campagna dove non darebbero fastidio a nessuno e vengono normalmente nutriti da volontari della “Lega Del Cane”, ma il problema della carenza del mangime sta diventando un qualcosa di serio, dato che i fondi non sono mai abbastanza.

“C’è sempre estrema urgenza di cibo umido per cui loro stravedono e che purtroppo il Comune non passa. Il più grande aiuto che possiate darci, è quello di aiutarci con il cibo e di NON segnalarli!  Sono cani innocui, reputati tali da una veterinaria comportamentalista” hanno detto i volontari del Canile barlettano, rimettendo tutto nelle mani bell’amore e della bontà dei cittadini, sperando in un importante aiuto.

La crisi dei cani randagi richiede un’immediata azione collettiva e solo attraverso la collaborazione di ogni settore della società, sarà possibile affrontare efficacemente questa emergenza, garantendo un futuro migliore per gli amici a quattro zampe senza una casa. Amiamo gli animali!

Savio Rociola

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