Covid-19, Bollywood si mobilita per raccogliere aiuti

Priyanka Chopra

Nel Paese che oggi ha superato i 25 milioni di contagiati dal coronavirus le star del cinema in prima linea per la solidarietà. Ma c’è anche chi resta sulle spiagge delle Maldive. Intanto la stessa industria dello spettacola a Mumbai fa i conti con i gravi danni subiti a causa della pandemia.

Mumbai (AsiaNews/Agenzie) – Nell’India alle corde per la pandemia, i divi di Bollywood si mobilitano per la solidarietà. Anche se la stessa industria del cinema sta facendo i conti con le conseguenze del Covid-19, che non accenna ad allentare la sua morsa sul Paese. Negli ultimi giorni i dati ufficiali sui contagi sono leggermente scesi, ma i 263.533 nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore hanno portato l’India a superare la soglia delle 25 milioni di persone colpite dal coronavirus. Il numero delle vittime, inoltre, rimane comunque molto alto: 4.329 ieri i morti con il computo complessivo da inizio emergenza salito a quota 278.719.

Di fronte a questa devastazione il mondo dello spettacolo in India cerca di fare la sua parte. La più attiva Priyanka Chopra, 38 anni, una delle più note attrici indiane che conta ben 63 milioni di follower su Instagram: attraverso la fondazione che gestisce insieme al marito, il cantante Nick Jonas, ha lanciato alla fine di aprile una campagna social in collaborazione con l’ong locale GiveIndia. Ha già raccolto più di un milione di dollari utilizzati per infrastrutture mediche come i macchinari per la produzione di ossigeno e dispositivi di sicurezza per il personale sanitario (anche in India si contano ormai centinaia di medici morti nella lotta alla pandemia). Chopra, però, ha utilizzato la sua fama anche per criticare il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, accusando la sua amministrazione di continuare a fare incetta di vaccini mentre l’India non ne ha a sufficienza.

Altri celebri attori si sono mobilitati per l’emergenza sociale: Salman Khan, attraverso la sua Being Human Foundation, sta provvedendo al sostentamento dei lavoratori in prima linea nell’emergenza sanitaria. L’attrice Shilpa Shetty distribuisce pasti ai bisognosi attraverso l’iniziativa Khaana Chahiye (“Abbiamo bisogno di cibo”). Tra i volti di Bollywood in prima linea ci sono anche star che hanno attraversato in prima persona l’esperienza del coronavirus: è il caso di Sonu Sood che, una volta guarito, ha creato su Telegram il canale “India Fights With Covid” per aiutare i malati a trovare un posto in ospedale, bombole d’ossigeno e medicinali.

L’aiuto offerto nell’emergenza è evidentemente un modo per ripagare il pubblico che decretando il successo dei film ha permesso loro di accumulare grandi patrimoni. Non si tratta, comunque, di un gesto scontato: altre star di Bollywood come Alia Bhatt, Disha Patani, Janhvi Kapoor, Ranbir Kapoor, Sara Ali Khan e Tiger Shroff sono state criticate sui social network per aver postato nel pieno della pandemia immagini che li ritraggono sulle spiagge delle Maldive.

Va anche aggiunto che in realtà il mondo di Bollywood è tutt’altro che immune ai danni economici causati dalla pandemia. Già lo scorso anno nel primo lockdown i cinema erano rimasti chiusi per mesi e le produzioni si erano bloccate, con un impatto pesante sul settore. Secondo un rapporto di Ernst & Young, gli incassi complessivi dell’industria dei media erano già scesi del 24% nel 2020, con una perdita stimata in 6 miliardi di dollari. Colpito in modo particolare proprio il cinema, che aveva visto crollare le proprie entrate, con molte sale che in India non avevano più riaperto. Il timore di Bollywood è che il nuovo lockdown imposto dalla seconda ondata possa provocare ulteriori danni.

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