Elezioni amministrative, si va verso il rinvio ma serve un decreto

Terminata l’istruttoria al ministero dell’Interno per decretare il rinvio. Ma per procedere formalmente serve un Consiglio dei ministri

Il decreto legge ancora non è arrivato a Palazzo Chigi ma – si apprende da fonti dell’esecutivo – nel Governo cresce l’ipotesi del rinvio a dopo l’estate di tutte le elezioni che si terranno da qui a fine giugno: si tratterebbe quindi delle Regionali previste in Calabria l’11 aprile, delle suppletive di Siena e delle amministrative che si terranno in circa 1.200 Comuni. Tornate che, se si aggiungono i tradizionali comizi politici nelle settimane precedenti, rappresenterebbero un rischio epidemiologico elevato.

Al Viminale è stata già terminata l’istruttoria per decretare il rinvio. Per farlo serve un decreto legge e quindi un Consiglio dei ministri.

Sono poco meno di 1.300 i comuni interessati dalle elezioni amministrative nel 2021, insieme alla regione Calabria: oltre 1.100 sono quelli delle regioni ordinarie e circa 180 di quelle a statuto speciale. Sei sono le città chiamate alle urne che sono anche capoluogo di regione: Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste. Si voterà anche in alcuni comuni capoluogo di provincia: Benevento, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese.

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