Ennesima persona investita nei pressi del sottovia Alvisi

No, non è Monza e neanche Maranello, non era la Ferrari che faceva il giro di test o presentazione della macchina prima del Mondiale, è una città della Puglia, Barletta, all’imbocco di un ponte, quello di Via Alvisi, dove c’è un attraversamento pedonale da molti autisti “snobbato”.

In una settimana già due persone sono state investite, ultimo malcapitato questa mattina alle ore 7:45, su delle strisce pedonali per molti quasi inesistenti.

Un tempo, un piccolo tentativo fu fatto per rendere più visibile l’attraversamento, segnalando la zona apponendo il cartello stradale, indicante l’attraversamento pedonale, con due luci lampeggianti, ma a quanto pare tutto questo neanche basta. Quali possono essere le alternative, possibilmente più efficaci, per evitare che poveri malcapitati possano trovarsi in una brutta situazione? Basta girarsi un po’ intorno e prendere esempio… Dissuasori o dossi artificiali, sistemi di rallentamento della velocità costituiti da bande trasversali a effetto ottico, acustico o vibratorio, oppure i velobox. 

Il vero problema però è che oltre a non essere poste in atto delle alternative per forzare il rallentamento della velocità, è che non si presta abbastanza attenzione alla guida, dato che, chiunque conosce ma ignora l’attraversamento lì presente, che è anche un po’ nascosto data la presenza delle macchine parcheggiate e delle piante, ma ciò nonostante la prudenza deve essere sempre assicurata e mai calare.

Savio Rociola

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