Festa Patronale a Barletta: intervista al gruppo dei portatori di San Ruggiero

Ancora pochi giorni e la città intera si unirà per un momento di festa tanto atteso ogni anno. La festa patronale, gioia, storia, tradizioni, tutte unite in tre giorni ricchi di momenti di fede e folklore.

Tra gli eventi più attesi è l’emozionante “incontro” tra la Madonna dello Sterpeto e San Ruggiero, proprio davanti al Monastero in onore del Santo , un momento nel quale la Madonna dopo il Suo “cammino” dal Santuario in città, prima di andare in Cattedrale, si reca in Via Cialdini, per incontrarsi con il Compatrono Ruggiero.

In questa seconda intervista, verranno poste delle domande ai portatori di San Ruggiero, domande inerenti al loro compito e alla festa patronale in generale, momento molto sentito e che ha bisogno di una preparazione, come ci hanno anche riferito i portatori: “Spiritualmente ci si prepara tutto l’anno con quello che un buon cristiano deve sempre fare e nell’esempio di San Ruggero significa aiutare gli altri e come lui essere un pastore del gregge di Cristo, in modo particolare in questi tempi molto cupi, insegnare amore, fratellanza e carità verso i più deboli e i poveri, ci avvicina molto ai suoi insegnamenti. Poi ci sono i vari incontri che tra noi portatori facciamo in vista della festa, per preparare le processioni che sono inserite nel programma.”

Un valore quello di san Ruggiero, molto importante per tutti i barlettani e non solo, ma che sicuramente ha anche influenzato la fede dei portatori del Santo… “I valori sono i più grandi e sono alla base di un buon cristiano, amore, fratellanza e carità verso i deboli e i poveri. Si può dire che essere portatori di San Ruggero, dà una forza spirituale che solo chi fa con fede quello che facciamo noi può provare. Portare San Ruggero ti rende ancora più responsabile sapendo il valore spirituale e religioso che il Busto rappresenta per il Barlettano e non, perché la devozione verso San Ruggero va oltre la comunità Barlettana.”

Ci potreste raccontare un episodio o un momento particolarmente emozionante o significativo che avete vissuto come portatori di san Ruggiero?

“Negli ultimi anni non possiamo non citare e dimenticare, ma resterà per sempre nella memoria di noi portatori la festa, del 2012, nel momento in cui passammo nei pressi di via Roma dove ad ottobre del 2011 ci fu il crollo della palazzina dove morirono quattro donne lavoratrici Barletta è una bambina, per quell’occasione Noi portatori com’è anche quelli della Madonna dello Sterpeto, ci fermammo e deponemmo dei fiori in loro onore e i sacerdoti alla presenza del vescovo lasciarono i loro pensiero è una benedizione alle loro anime dove in quel posto lasciarono affetti e la loro vita, si posso dire che questo è stato il momento dimenticherò ancora oggi nonostante sono passati 12 anni quando passiamo in quel posto c’è un silenzio quasi innaturale.”

Non ci resta che augurare una buona festa patronale anche al gruppo dei portatori di San Ruggiero, che saranno impegnati anche loro a sostenere un “dolce peso”.

Savio Rociola

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