Focolaio Covid in palestra: il contagiato con variante indiana era vaccinato con due dosi

L’Ats ha identificato 140 frequentatori della palestra che dal 24 maggio (data di apertura) al 31 maggio hanno avuto contatti con almeno uno dei 10 casi rilevati

Milano, 12 giugno – C’è anche un caso di variante indiana delta nel focolaio Covid con 10 contagiati, scoperto in una palestra di Milano. In una nota Ats spiega che “Un caso ha evidenziato infezione da variante indiana ed è stato richiesto il sequenziamento per gli altri 9. Tutti i casi sono stati immediatamente posti in isolamento. “L’Agenzia – si legge in una nota – ha inoltre identificato 140 frequentatori della palestra che dal 24 maggio (data di apertura della palestra) al 31 maggio (data di presenza dell’ultimo caso) hanno avuto contatti con almeno uno dei 10 casi rilevati, tra cui un istruttore. Sono stati tutti invitati ad eseguire un test antigenico o molecolare presso la rete dei punti tampone e dei drive through di ATS”.

Il timore, rivelatosi fondato e confermato da Ats, è che tra i 10 casi riscontrati ci fosse anche la temuta variante indiana (o Delta, secondo la nuova definizione dell’Oms) sequenziata  in Lombardia la prima volta il 3 maggio scorso, nei tamponi di 5 passeggeri atterrati nell’aeroporto di Orio.  L’uomo contagiato dalla variante indiana, un operatore sanitario, aveva già ricevuto la doppia somministrazione di vaccino.

Una pessima notizia a due giorni dal passaggio della Lombardia in zona bianca. La variante indiana è responsabile dell’impennata di nuovi casi che si sta registrando in Gran Bretagna e che potrebbe costringere il governo di Boris Johnson a posticipare le riaperture. La variante Delta sarebbe infatti più contagiosa del 60% in ambito familiare rispetto alla variante Alfa, secondo quanto hanno spiegato le autorità sanitarie britanniche invitando la popolazione a vaccinarsi con entrambi i richiami.

Il focolaio Covid è stato rilevato al club Virgin Active di Milano Città Studi, che ha diffuso una nota in proposito. “In merito alla notizia riguardante i casi di contagi rilevati presso il club Virgin Active di Milano Città Studi – si afferma -, il brand conferma di rispettare all’interno delle proprie strutture tutte le misure igienico sanitarie previste dal governo, sia nell’allenamento individuale che nello svolgimento di classi collettive. Virgin Active Italia si è resa da subito disponibile con l’Ats condividendo i dati richiesti rispetto alla frequentazione del club per le opportune verifiche, con l’obiettivo di tutelare nel modo più rigoroso la salute dei propri collaboratori e clienti”.

 

fonte: IL GIORNO_Milano

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