Foggia, Leonardo, 88 anni e 13 lauree. «Grazie a Dio e alla famiglia»

Leonardo Altobelli, 88 anni, di Troia, in provincia di Foggia, mostra con orgoglio la sua tesi di laurea, l’ultima di tredici. L’anziano ha anche 14 titoli accademici, 7 diplomi e 22 pubblicazioni di medicina.

Medico di famiglia in pensione, è l’alunno più titolato d’Italia: da Agraria a Giurisprudenza, da Archeologia a Lettere: «Studiare fa bene all’anima e al corpo»

di Nicola Lavacca (Avvenire)

Non ha fatto soltanto il medico di famiglia, Leonardo Altobelli, che a 88 anni compiuti il 15 marzo ora sta per prendere la 14ª laurea. Ha dedicato gran parte della vita allo studio, a leggere e apprendere, sostenendo una miriade di esami tutti superati a pieni voti. Non a caso si definisce «lo studente più anziano del mondo». Roba da Guinness dei primati. Di sicuro è l’uomo più laureato d’Italia, per taluni il secondo a livello mondiale. Il suo invidiabile curriculum universitario (ma non solo) somiglia tanto al palmarès dei grandi campioni dello sport: 13 lauree, 14 titoli accademici, 7 diplomi, 22 pubblicazioni di medicina e materie sociali su riviste specializzate, 9 libri tra cui quello dedicato al Crocifisso di Troia, in Capitanata, sua città natale dove vive tuttora.

Snocciolare le lauree conseguite in tanti anni di studio non è esercizio facile. Eppure il pluri-dottor Leonardo, forte di una memo- ria indistruttibile, le enumera perfettamente in una sorta di album dei ricordi che custodisce gelosamente. «Da ragazzo ho fatto tanti sacrifici per poter andare a scuola – racconta –. I miei genitori lavoravano in campagna e non disponevano di molte risorse. Dopo le superiori, mi iscrissi a Medicina a Napoli. Poi, andai a studiare in Sardegna, dove conobbi mia moglie Gabriella che viveva a Sassari. Tuttavia mi laureai a Siena nel 1969. Tornato a Troia, cominciai a svolgere la professione del medico di famiglia e di medicina generale». Leggere, approfondire, conoscere è il motto di Leonardo Altobelli.

Nel 1980 decise di iscriversi a Giurisprudenza a Bari e nel frattempo diventò sindaco di Troia per un paio d’anni: «Più che prendere la seconda laurea, sentivo l’esigenza di avere cognizione degli elementi giuridici e della politica, anche se mi ci è voluto un po’ per raggiungere l’obiettivo». Da allora la sua carriera universitaria è stata un continuo crescendo: Scienze politiche, Lettere, Filosofia, doppia laurea in Pedagogia, Agraria, Scienze e tecnologie alimentari, Scienze turistiche, Scienze storiche e sociali, Biotecnologie e Archeologia (la tredicesima della serie). «Studiare, oltre ad ampliare il bagaglio culturale, fa bene all’anima e al corpo. La famiglia mi ha sempre incoraggiato, sia mia moglie che i tre figli: Maria Cristina, Patrizia e Giuseppe. La fede in Dio mi ha aiutato molto. Trovo conforto anche in Padre Pio, che conobbi di persona ai tempi del liceo e durante la mia attività di medico. Gli 88 anni non mi pesano, è come se vivessi una continua seconda giovinezza».

L’inossidabile lucidità mentale del signor Leonardo non ha confini. Così nel novembre scorso è arrivato il 14° titolo accademico, un master in Criminologia e Psicologia investigativa conseguito all’università di Foggia con una tesi su ‘L’impiccagione’. Ma è solo il passo propedeutico per iscriversi, un paio di mesi fa, a Scienze investigative… «Sto definendo il piano di studi con i professori – dice con un pizzico di orgoglio –. Spero che la pandemia finisca al più presto, per la salute di tutti noi, ma anche perché così potrò seguire le lezioni. In aula mi trovo al fianco di studenti molto più giovani di me, che restano meravigliati e incuriositi. Per loro sono un nonno e un padre. Non mi sento a disagio. Anzi, dispenso consigli: essere seri, impegnarsi a fondo per portare a termine gli studi. La vita è un dono prezioso, va valorizzata per stare bene con se stessi e fare bene al prossimo».

 

fonte: Avvenire

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