Il Papa: la Chiesa in cammino, preti e laici operai di un cantiere in costruzione

L'incontro di Papa Francesco con la comunità del Seminario arcivescovile di Napoli

“Siate disponibili all’azione dello Spirito senza irrigidirvi e difendervi”: è l’invito di Francesco ai seminaristi incontrati oggi in Vaticano insieme ad altri componenti la comunità del Seminario arcivescovile di Napoli. Al centro del discorso consegnato, la formazione sacerdotale che deve comprendere anche la crescita umana e affettiva senza la quale “non si va da nessuna parte”. Fondamentale mettersi in gioco nella verità senza cadere nell’errore di “sentirsi arrivati”

Adriana Masotti – Città del Vaticano

La formazione del sacerdote, non solo teologica, ma anche umana e affettiva, è al centro del discorso di Francesco alla comunità del Seminario arcivescovile di Napoli che ha voluto incontrare nel 90.mo anniversario della sua inaugurazione. Ricevendoli nella Sala Clementina, il Papa preferisce parlare loro a braccio. Nel discorso consegnato sottolinea la presenza di alcune coppie di sposi impegnate nella formazione perché, afferma, i sacerdoti hanno “bisogno anche del contributo di coloro che hanno scelto la via del matrimonio”.

Il cammino sinodale insegna ad ascoltare lo Spirito

Anzitutto da parte del Papa c’è la gratitudine per i seminaristi “per aver risposto alla chiamata del Signore e per la disponibilità a servire la sua Chiesa” e poi l’incoraggiamento a mantenere ogni giorno l’entusiasmo e l’impegno nell’ascolto dello Spirito Santo. La formazione, sottolinea, non finisce mai ed è simile ad un “cantiere” sempre aperto. Così, anzitutto, è la Chiesache, afferma il Pontefice nel testo preparato, “rimane costantemente in cammino, aperta alla novità dello Spirito, vincendo la tentazione di preservare sé stessa e i propri interessi”, concentrata su ciò che è essenziale e cioè l’annuncio del Vangelo.

È quanto ci sta insegnando il cammino sinodale, è quanto ci chiede, senza compromessi, l’ascolto dello Spirito e degli uomini del nostro tempo; ma è anche ciò che viene richiesto a voi: essere servitori – questo significa ministri – che sanno adottare uno stile di discernimento pastorale in ogni situazione, sapendo che tutti, preti e laici, siamo in cammino verso la pienezza e siamo operai di un cantiere in costruzione.

Mai sentirsi arrivati

Agli uomini e alle donne non possiamo offrire “risposte monolitiche e preconfezionate”, avverte Francesco, l’essenziale è annunciare la misericordia di Dio con la vicinanza e affinando “l’arte del discernimento”. E anche il cammino di formazione sacerdotale è un cantiere nel quale ciascuno “è chiamato a mettersi in gioco nella verità”, lasciando “agire il Signore” nella propria vita. Il Papa prosegue:

Come in un cantiere, lo Spirito verrà dapprima a demolire quegli aspetti, quelle convinzioni, quello stile e perfino quelle idee incoerenti sulla fede e sul ministero che vi impediscono di crescere secondo il Vangelo; poi lo stesso Spirito, dopo aver ripulito le falsità interiori, vi darà un cuore nuovo, edificherà la vostra vita secondo lo stile di Gesù, vi farà diventare nuove creature e discepoli missionari.

L'ingresso di Francesco in Sala Clementina

L’ingresso di Francesco in Sala Clementina

Il Pontefice invita i seminaristi a non aver paura di consegnarsi all’azione dello Spirito, a non irrigidirsi, a scoprire la tenerezza del Signore dentro le proprie fragilità “coltivando la vita interiore, meditando la Parola”, approfondendo gli studi teologici e le questioni pastorali. E lavorando anche per raggiungere una maturità affettiva e umana. “Senza non si va da nessuna parte!”, osserva ancora Francesco.

Le novità del percorso di formazione sacerdotale

Come suggerisce l’immagine del “cantiere”, il percorso di formazione sacerdotale vive oggi un processo che prevede itinerari inediti, nuove acquisizioni. “Si sperimentano – afferma il Papa – nuove esperienze pastorali e missionarie (…) si ipotizzano tempi di interruzione nel percorso per favorire la maturazione individuale” e osserva:

È bello accogliere e vagliare queste novità, vivendole come opportunità di grazia e di servizio, cogliendovi la presenza di Dio.

Sacerdoti capaci di donarsi agli altri e ai poveri

Con il pensiero rivolto anche al tempo quaresimale appena iniziato, che richiede conversione e rinnovamento, il Papa sollecita i seminaristi ad apprendere “uno stile di vita” che li aiuti a diventare sacerdoti “capaci di donarsi agli altri e di essere attenti ai più poveri”, riscoprendo ad esempio il gusto della sobrietà. Quindi raccomanda ancora:

Non lasciandovi ingannare dal culto dell’immagine e dell’apparire, ma curando la vita interiore; prendendovi cura della giustizia e del creato, temi attuali e scottanti nella vostra terra, che attende in questo senso dalla Chiesa parole coraggiose e segni profetici; vivendo nella pace e nella concordia, superando le divisioni e imparando a vivere nella fraternità con umiltà.

“La fraternità – conclude Francesco –  è, specialmente oggi, una delle più grandi testimonianze che possiamo offrire al mondo”.

 

fonte: Vatican News

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