A Carosino, la 59ª Sagra del Vino diventa palcoscenico per un dibattito cruciale: come tutelare la tradizione vitivinicola pugliese di fronte al cambiamento climatico e alle nuove tecnologie, come le TEA.
di Redazione
CAROSINO (TA) – La cornice suggestiva del Palazzo Ducale A’Ayala Valva, nel cuore di Carosino, ha ospitato un convegno che ha saputo elevare la tradizionale Sagra del Vino a un momento di profonda riflessione strategica per l’intero comparto. “Il futuro del vino: scelte europee, sfida OGM e prospettive d’investimenti” è stato il titolo di un evento che ha messo a fuoco le sfide più pressanti che attendono l’agricoltura e l’enologia pugliese.
Gli interventi di figure chiave del settore, tra cui l’Assessore Regionale Donato Pentassuglia, il Presidente di Assoenologi Puglia Massimo Tripaldi, e il CEO di Varvaglione Angelo Varvaglione, hanno tracciato un quadro complesso ma pieno di opportunità. Al centro del dibattito, il punto di svolta rappresentato dalle nuove Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), strumenti che offrono un orizzonte di sviluppo senza precedenti per la resilienza dei vitigni.
Come sottolineato dal Presidente del GAL Magna Grecia, Luca Lazzàro, l’innovazione non può e non deve tradire l’identità. “Innovare non significa perdere le radici, significa renderle più forti“, ha affermato Lazzaro, sintetizzando la filosofia di un settore che cerca di conciliare la tutela della biodiversità e del patrimonio genetico autoctono con la necessità di rispondere a minacce come il cambiamento climatico e le malattie della vite. Le TEA, a differenza degli OGM, non introducono geni estranei ma agiscono per rafforzare le piante dall’interno, preservando il legame profondo con il territorio.

Il Presidente del GAL Magna Grecia, Luca Lazzàro
Il convegno ha posto l’accento anche sul valore sociale del vino. Non si tratta solo di un prodotto agricolo o di un’eccellenza economica, ma di un vero e proprio motore di comunità, un’espressione di cultura, storia e orgoglio territoriale. Il messaggio unanime è stato chiaro: il futuro del vino si costruisce insieme, valorizzando l’intera filiera, a partire dai produttori che con il loro lavoro quotidiano custodiscono il patrimonio vitivinicolo e garantiscono la continuità di un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale.
L’evento ha dimostrato come la tradizione e l’innovazione non siano forze contrapposte, ma pilastri su cui edificare il successo futuro. La 59ª Sagra del Vino di Carosino, in questo senso, non è stata solo una celebrazione, ma un’occasione per guardare avanti, con la consapevolezza che “il futuro non è qualcosa che si aspetta: il futuro lo facciamo noi. Insieme“, come chiosa Lazzàro.
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