La vita della Casa di riposo Regina Margherita, potrebbe ricominciare dalla potatura

di Rociola Savio

“Se son rose, fioriranno”, il problema è che non sono rose e sono pure fin troppo rigogliose… Le piante dopo aver avvolto e reso quasi inutilizzabile il marciapiede di Via Enrico Fermi di Barletta, antistante la struttura dell’Asp Casa di riposo Regina Margherita, saranno, dopo tempo e tante segnalazioni da parte di alcuni poveri usufruitori del marciapiede, potate.

A quanto pare, l’Asp Casa di riposo Regina Margherita, pian piano forse, tornerà a vedere la luce, dato che da quando era stato eletto il nuovo consiglio direttivo, utile a ridonare fruibilità alla struttura, non si era ancora vista nessuna operazione concreta per tornare a vedere la struttura in attività, magari probabilmente il “sistemare la chioma” può essere un piccolo inizio.

La struttura, che un tempo accoglieva anziani che, per ragioni di salute o per motivi famigliari, non potevano più risiedere presso il proprio domicilio, si prendeva cura degli ospiti erogando loro servizi di tipo sanitario e socio-assistenziale, ma anche rendendo piacevole il loro soggiorno in RSA da un punto di vista umano, conferendo centrale importanza alla relazione che può instaurarsi tanto nel gruppo dei pazienti, quanto tra i pazienti e il personale che opera all’interno della casa di riposo. Da anni, tutto ciò non è possibile, una struttura che aveva visto delle fasi di ristrutturazione e un nuovo arredo al suo interno, ospita solamente piante rigogliose, desolazione e animali di diverso genere.

La canzone sembra essere cambiata… il 28 luglio, il comune di Barletta ha pubblicato una determina , nella quale dice di aver affidato alla Bar.S.A. S.p.A., gli interventi manutentivi straordinari necessari sul verde di pertinenza della struttura “ASP Regina Margherita” per poter accedere in sicurezza e ripristinare lo stato dei luoghi, impegnando la somma di € 5.490,00.

Un punto di incontro per anziani che potrebbe tornare ad essere fruito dai cittadini bisognosi? Quello che tutti auspicano è questo, ma bisogna vedere quanto altro tempo andrà via, perché “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, ma sicuramente quello della sistemazione del verde sarà un qualcosa che porterà giovamento a tutti i fruitori del marciapiede di Via Enrico Fermi, ormai impraticabile.

Savio Rociola

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